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    Conte irritato con Salvini per il vertice con i sindacati. La risposta del leader della Lega: “Non voglio rubare il lavoro a nessuno”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 15 Lug. 2019 alle 17:23

    Scontro Salvini Conte sul vertice con i sindacati: la risposta del leader Lega

    Dopo lo scontro tra Salvini e Conte sul vertice con i sindacati tenutosi al Viminale, il leader della Lega ha risposto al premier, che aveva definito l’incontro con le sigle sindacali una “scorrettezza istituzionale”.

    Scontro tra Conte e Salvini per il vertice che il leader della Lega ha tenuto con i sindacati

    A provocare l’irritazione del premier Conte era stato proprio il vertice, svoltosi nella mattinata di lunedì 15 luglio, tra Matteo Salvini e le parti sociali, composto da 43 sigle sindacali, per parlare di Flat Tax e fisco più in generale.

    Dopo l’incontro con i sindacati, Matteo Salvini ha tenuto una conferenza stampa in cui ha provato a placare le polemiche con il presidente del Consiglio.

    “Non voglio portare via il lavoro ad altri, mi interessa solo a portare contributi di discussione a progettualità” ha affermato il leader del Carroccio che poi ha aggiunto “vogliamo solo aiutare alcuni ministri”.

    Il ministro dell’Interno, poi, ha ribadito “piena fiducia nei confronti di Conte” aggiungendo che “È chiaro che i tempi della manovra li detta il presidente del Consiglio, ma prima si fa e meglio è”.

    Un chiaro riferimento alle parole di Conte che nel primo pomeriggio aveva dichiarato: “I tempi della manovra li decide il presidente del Consiglio, non altri”.

    Il vicepremier, poi, ha dichiarato che a inizio agosto verrà convocata una nuova riunione, aggiungendo, con una nota polemica: “Se decine di associazioni ci dicono “grazie per averci ascoltato” qualcuno dovrebbe farsi una domanda e darsi una risposta”.

    Sulla questione dei presunti fondi russi intascati dalla Lega, Salvini ha affermato: “Non abbiamo chiesto, né visto né preso un euro di finanziamento dall’estero. Mi occupo di vita reale e non di spionaggio. Punto. Mi sono stufato di ripeterlo”.

    Il leader del Carroccio ha poi aggiunto: “Non intendo più parlare di soldi che non ho mai visto né chiesto. Chi puntava su questo per metterci in difficoltà sono smentiti dai sondaggi, anche oggi”.

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