Durante il vertice di governo di ieri sera a Palazzo Chigi, nessun accordo è stato trovato e il clima era piuttosto teso. Il Consiglio dei ministri in programma per oggi, 26 giugno, potrebbe saltare.
Autonomia, Tav e concessione ad Autostrade sono stati i temi caldi, ma la fumata è stata nera.
“I 5 Stelle fanno muro e si nascondono dietro i burocrati”, dice Salvini, e Di Maio replica “Non c’è nessun blocco, ma quando si governa le cose si fanno in due”.
I malumori e le divergenze, che vanno avanti ormai da mesi, fanno pensare – sempre più insistentemente – a un possibile voto anticipato. La data chiave del 20 luglio incute timore: bisogna stringere i denti e superarla se non si vuole rischiare di andare a elezioni già a settembre.
Per Salvini, il governo salta solo se non andrà in porto il taglio delle tasse.
Autonomia – Salvini spinge sull’autonomia, ma l’accordo è ancora lontano e la bozza non sarà nell’odg del Cdm di oggi (ammesso che si farà), e slitterà almeno a mercoledì prossimo.
“Basta frenare. Io voglio governare quattro anni, ma un no al taglio delle tasse non lo accetto”, avrebbe detto ai suoi Salvini, prima del vertice di governo, secondo una ricostruzione del Corriere della Sera.
Di Maio intanto segnala che i tecnici del Dipartimento affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi hanno dato una valutazione negativa sulla bozza proposta dal leader leghista. E nello specifico, nella valutazione si legge che l’applicazione dell’articolo 116 della Costituzione non può comportare un aumento della spesa complessiva nazionale per le materie oggetto di eventuale trasferimento.
Il sospetto è che più che autonomia, la Lega stiamo preparando il terreno a una vera e propria secessione, come avrebbe detto Di Maio, secondo i retroscena.
Ma i leghisti sottolineano che non è vero, e che la bozza sull’autonomia, che prevede il trasferimento ad alcune regioni del Nord alcune materie, non toglie “neanche un centesimo al Sud”.
Revoca della concessione ad Autostrade – Al vertice di governo il M5S rilancia la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia, di cui aveva parlato già il giorno dopo del crollo del ponte Morandi. Ma neanche su questo c’è l’accordo in Cdm. La situazione è ancora più complicata a causa del possibile coinvolgimento del gruppo Atlantia nel salvataggio di Alitalia.
Nomine Ue – E intanto, arriva la dichiarazione di Giorgetti sul suo nome che circola come possibile commissario Ue. “Non sono interessato a fare il commissario europeo. Ho fatto a Losanna un intervento in francese perché metà dei delegati presenti parlava quella lingua mi è sembrata una cosa sensata. Ma cosa ce ne frega a noi del commissario europeo, bisognava vincere a candidatura alle Olimpiadi”.
Procedura di infrazione – Novità anche sul fronte del braccio di ferro tra Roma e Bruxelles sul deficit. Il Collegio dei commissari Ue ha discusso della situazione italiana senza arrivare ad alcuna decisione. Se riparlerà della procedura d’infrazione il 2 luglio. Il ministro Tria si dice ottimista in merito alla tenuta dei conti pubblici perché “l’Italia ha rispettato le regole di bilancio europee”.
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