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    Veneto, Zaia presenta un’ordinanza per “togliere tutte le restrizioni rimaste”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 24 Apr. 2020 alle 14:15

    Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato e presentato oggi una nuova ordinanza per “togliere tutte le restrizioni rimaste”. Una mossa a sorpresa che sembra non voler aspettare i tempi nazionali imposti dal governo e non ancora del tutto definiti. L’ordinanza dispone infatti una serie di misure che appaiono come una sorta di anticipo della “fase 2”. Vengono consentite alcune deroghe alle restrizioni in particolare nel commercio. “Siamo andati a raschiare sul fondo del barile, con lucidità e considerando un trend positivo che dura ormai da due settimane”, ha spiegato Zaia nel corso del consueto punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera. “Noi raschiamo il fondo del barile, aprendo tutto l’apribile anche esponendoci a qualche ricorso ma la mia preghiera ai cittadini è ‘non abbassate la guardia’”.

    Cosa prevede l’ordinanza

    Si apre al take away e al cibo da asporto: si prevede una ripresa del funzionamento previa ordinazione online se possibile e garantendo ingressi per il ritiro dei prodotti scaglionato e distanziati (valido per esempio per gelaterie o pizzerie al taglio a patto di non consumare in loco). Ma le novità non riguardano solo la ristorazione: revoca delle restrizioni (che limitavano a soli due giorni alla settimana) per le cartolerie, le librerie e i negozi di abbigliamento per bambini. Ammessa l’esecuzione di lavori pubblici di strade, autostrade e infrastrutture a prescindere dal codice Ateco.

    Con l’ordinanza viene consentita la coltivazione di orti urbani e comunali ovunque si trovi l’orto così come l’apertura di negozi “garden” e di florovivaismo. Consentito l’accesso ai cimiteri, sempre nel rispetto del droplet e delle misure di contenimento del virus, e la riapertura delle attività delle darsene e delle attività di manutenzione delle imbarcazioni.

    “Restiamo dell’idea che il provvedimento di apertura delle aziende debba prevedere anche anche un sostegno alle famiglie. Stiamo andando avanti su questo fronte con le scuole dell’infanzia”. “Qualcuno – prosegue – si è scandalizzato quando ho parlato di un diverso utilizzo degli edifici scolastici, avevamo pensato di portare gli ospedali negli alberghi e ora non possiamo portare uno studente delle elementari in altre strutture? Teniamo presente che abbiamo anche 301 fattorie didattiche messe a disposizione, e mi pare una buona idea”.

    Zaia ha aggiunto: “Ieri abbiamo discusso con gli altri governatori del documento da presentare al governo per la ‘fase 2’ visto che ormai siamo agli sgoccioli. Spero di aprire tutto quello che si può, considerato, come ho sempre detto, che il lockdown da noi non esiste più”. In Veneto, ha precisato, “ormai parliamo di ‘fase 3’ perché la 2 è già archiviata, ora discutiamo per prepararci a quando tornerà il virus”.

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