Secondo i dati del monitoraggio del programma Garanzia occupabilità lavoratori (Gol): su 3,3 milioni di disoccupati iscritti, circa un milione (il 31,8 per cento) ha trovato lavoro dopo la presa in carico del servizio. Un risultato di cui si è preso il merito il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che ha parlato di un aumento dei nuovi occupati ottenuto grazie all’abolizione del Reddito di cittadinanza. Peccato però che ci sono delle inesattezze.
In primis il programma Gol non è del governo Meloni, ma è stato ideato durante il governo Conte 2 e perfezionato in concomitanza con la stesura del Pnrr. Inoltre non esiste alcun legame tra i risultati del programma Gol e la cancellazione del Reddito di cittadinanza. Il Gol fu introdotto per potenziare le possibilità di occupazione dei beneficiari dell’assegni e degli altri disoccupati. Nel programma “Garanzia occupabilità lavoratori”, infatti, non sono coinvolti solo ex beneficiari del Reddito di cittadinanza. Se il sussidio fosse rimasto, tra l’altro, i risultati di Gol sarebbero stati ancora più alti, poiché sarebbe aumentata la quota di persone obbligata a iscriversi. Insomma, Fratelli d’Italia si è intestato un successo che non gli appartiene.
Del milione di nuovi occupati, oltre 655 mila erano già considerati “vicini al mercato del lavoro”, quindi avevano competenze ritenute sufficienti a trovare una occupazione ed erano disoccupati da poco tempo, non certo “fannulloni” e “divanisti”. Altri 296 mila avevano bisogno solo di “upskilling”, cioè un aggiornamento professionale di breve durata. In pratica, gli individui più vulnerabili iscritti al programma e coinvolti in progetti di inclusione sociale sono solo 126 mila. E di questi, purtroppo, solo il 14,4 per cento ha poi trovato un lavoro, circa 18 mila. Quanto alla qualità del lavoro creato, solo il 37,9 per cento ha sottoscritto contratti a tempo indeterminato, mentre il 7,6 per cento ha firmato rapporti di apprendistato.
Su 2,9 milioni di cittadini presi in carico dal Gol, ci sono un milione e 300 mila persone iscritte perché percepiscono sussidi di disoccupazione come Naspi e Discoll e che quindi non avevano alcun collegamento con gli ex percettori di Reddito di cittadinanza. Meno di 260 mila (il 9 per cento del totale) risultano beneficiari di Assegno di inclusione (Adi) o Supporto formazione lavoro (Sfl), i due strumenti che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza. C’è quindi una platea di circa un milione e mezzo di persone che è iscritta obbligatoriamente al Gol, proprio perché si tratta di una delle condizioni previste dai sussidi che riceve.
Le parole di Conte
“È davvero un orgoglio: oltre un milione di cittadini hanno trovato un’occasione per reinserirsi nel mondo del lavoro e firmato un contratto grazie ai fondi che abbiamo ottenuto in Europa nel 2020 e al programma Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, creato durante il Conte II”. Ha scritto sui social il leader del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte. “Ecco: questa è l’Europa per cui si è battuto e si batte concretamente il Movimento cinque stelle, non certo quella del folle piano di riarmo. Piano che lascia gli Stati liberi di spendere in armi una montagna spropositata di miliardi, in ordine sparso e senza una difesa comune mentre si impongono vincoli sulle spese in sanità e scuola, per le imprese e l’innovazione”, ha proseguito Conte.
“Abbiamo fortemente voluto il programma Gol, inserendolo nel Pnrr, con l’allora ministra Nunzia Catalfo. Parliamo di circa 5 miliardi e mezzo di euro di investimenti nel capitale umano che stanno ridando una speranza a tante persone che vogliono tornare al lavoro”, ha aggiunto. “Al momento, circa due milioni di individui sono stati coinvolti in almeno una politica attiva per riqualificarsi, oltre un milione hanno firmato un contratto. Sono queste le sfide che dobbiamo vincere anziché fare come il governo Meloni, che si è affannato a chiedere a Bruxelles di spendere fino a 35 miliardi in armi fuori dai vincoli europei. Dobbiamo fermarli”.