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    L’ultimo regalo di Draghi a Palazzo Chigi: Maserati in dote al governo. E tanti saluti alla transizione ecologica

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 12 Ago. 2022 alle 13:01 Aggiornato il 12 Ago. 2022 alle 13:16

    L’Italia dovrà fare bella figura con le rappresentanze estere e dovrà accoglierle in maniera ineccepibile, meglio se su auto di lusso. È per questo motivo che – ancora – fino al 2023 il gruppo del Cerimoniale diplomatico del Ministero degli Esteri si muoverà con la Maserati, come riportato da Lab Parlamento. Al posto delle vecchie Lancia Thema, in scadenza di contratto, si è reso “opportuno” sostituirle con un modello di marca italiana di rappresentanza.

    Il modello è una quattroporte 3.0 V6 Diesel, “attualmente non disponibile nella Convenzione Consip”. La cifra raggiunge i 144mila euro più Iva. A disposizione del cerimoniale non c’è, però, soltanto un tipo di Maserati. In base alle esigenze, la scelta può ricadere su un altro modello: il Levante Diesel. Per un totale di 50mila euro più iva.

    A queste si aggiungono, poi, diverse vetture per il noleggio a lungo termine. Come sei Alfa Romeo Giulia per 36 mesi a 127mila euro, cinque Fiat Tipo per 60mila euro, una Lancia Thema blindata a 33mila euro. Tutte spese che vanno a pesare sulla Cooperazione internazionale.

    Queste auto sono necessarie al Cerimoniale per svolgere i propri compiti e per trasportare le personalità straniere che arrivano o sono di passaggio in Italia, come stabilito dal decreto Interministeriale 90/CERIM/1990 del 4 aprile 1990. Le vetture di rappresentanza del Cerimoniale diplomatico devono essere uniformate a quelle utilizzate dalle “Alte Cariche dello Stato per evidenti motivi di rispetto verso gli alti dignitari stranieri, e di immagine e prestigio nell’interesse generale del Paese”, come è scritto nella determina n.132/PG2/2019. Per questo motivo, per fare bella figura, vengono scelte auto di lusso. E continueranno a essere utilizzate.

    Il governo Draghi lascia anche questa eredità, legittima ovviamente, peccato che non si punti tanto alla transizione ecologica quanto alle esigenze del cerimoniale. La Maserati quattroporte 3.0 V6 Diesel ha un’emissione di 163 grammi/CO2 al chilometro ed è un euro 6. Mentre la Maserati Levante Diesel emette più CO2. In base alla tipologia di motore, può andare da 200-227 grammi/CO2 a 341-364 grammi/CO2 al chilometro. A queste vetture si potrebbero scegliere alternative più green: come auto elettriche, ibride o con un’emissione inferiore.

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