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Ultimi sondaggi europee 2019 28 maggio | I risultati delle Elezioni europee hanno messo in luce il trionfo della Lega come primo partito, il drammatico calo dei consensi del Movimento 5 Stelle e la ripresa del Partito Democratico.
Il partito del ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ottenuto il 34 per cento, sfondando nelle regioni del Nord ma riuscendo a conquistare anche il Centro, mentre il Movimento 5 Stelle, anche a causa della forte astensione nel Sud Italia, è passato dal 32,68 per cento del 2018 al 17,07 per cento. Il Partito Democratico ha ricevuto il 22,7 per cento dei voti, superando il partito pentastellato e conquistando in particolare le grandi città.
I risultati ottenuti dalla Lega sono stati quasi una sorpresa. Analisti e conservatori si aspettavano che il Carroccio avrebbe registrato un ottimo risultato sebbene, nelle settimane che hanno preceduto il voto e sottoposte a silenzio elettorale, ci si aspettava una presunta frenata dei consensi al suo partito dovute al caso Siri e una presunta “stanchezza del Capitano”. Secondo i sondaggi dello scorso 7 maggio, il partito del Carroccio aveva anche registrato un lieve caro nelle preferenze degli elettori. Il risultato delle Europee ha dimostrato il contrario. (Qui il sondaggio completo)
Il Movimento 5 Stelle ha incassato una dolorosa sconfitta, non riuscendo a bissare il risultato ottenuto alle Politiche del 2018. Secondo un’analisi di YouTrend, che ha studiato i dati raccolti, il principale flusso di voto in uscita dai Movimento 5 Stelle è confluito nella Lega, anche se una parte consistente dei voti degli ex elettori pentastellati è andata a riempire le fila del Partito Democratico e degli astensionisti (Qui l’analisi del flusso del voti)
Una debacle, quella dei Cinque Stelle, che non era stata prevista dalle precedenti analisi: nel sondaggio di YouTrend dello scorso 9 maggio, prima del silenzio elettorale, si supponeva che il caso Siri avrebbe intaccato il gradimento della Lega, a tutto vantaggio dei 5 Stelle che per la prima volta vedono un miglioramento nelle intenzioni di voto degli elettori. (Qui l’articolo completo)
Sorpresa anche per il partito di Nicola Zingaretti. Il Pd era dati in risalita ma, secondo i sondaggi che hanno preceduto il silenzio elettorale non avrebbe dovuto sorpassare il M5S: una previsione del Corriere della Sera lo vedeva inchiodato al 19 per cento. E invece è diventato il secondo partito al 23 per cento.
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