“Ho preso quei soldi ma non li ho tenuti per me, li ho usati per fare beneficenza”. Mentre infuria la polemica dopo lo scandalo del bonus di 600 euro concesso alle partite Iva durante l’emergenza sanitaria e intascato da alcuni parlamentari e altre personalità con ruoli politici, Ubaldo Bocci, consigliere comunale di centrodestra a Firenze, si giustifica così per aver richiesto e ottenuto quei soldi.
“Il commercialista – ha spiegato Bocci a Repubblica – mi disse che avrei potuto averli anche io (i soldi del bonus, ndr) visto che si trattava di denari a pioggia, dati in maniera sbagliatissima, senza distinguere reddito e posizione di ciascuno. E allora pensai che potevo richiederli per donarli a chi ne aveva davvero bisogno. E così ho fatto. Ho i bonifici che lo testimoniano. Lo dichiarai anche alla conferenza dei capigruppo in Comune”. Il consigliere di Palazzo Vecchio, manager scelto da Matteo Salvini, lo scorso anno aveva presentato la sua candidatura a sindaco per il centrodestra, ma è poi stato sconfitto da Nardella. Attualmente Bocci ricopre la carica di consigliere comunale e coordinatore del centrodestra sempre a Palazzo Vecchio. Come riporta Repubblica, Bocci nel 2019 ha dichiarato un reddito di 277mila euro annui, proventi del suo lavoro nella società di consulenza Azimut. “Sapevo in coscienza di non averne diritto ma ho anche pensato che in quella massa di soldi buttati via io avrei potuto correggere in parte una stortura, prenderli e darli a chi ne aveva bisogno e non li avrebbe avuti. E poi io ci ho aggiunto anche miei soldi”, ha proseguito Bocci, continuando a spiegare il motivo per cui avrebbe fatto richiesta del bonus.
Anche a Palazzo Vecchio, comunque, da ieri non si parla di altro che dello scandalo bonus 600 euro e anche in quel del “circolo” della Lega a Firenze; sempre secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, il coordinatore leghista Daniele Belotti avrebbe chiesto ai suoi su Whatsapp se qualcuno avesse intascato il bonus. Nel frattempo sono spuntati fuori i primi nomi di due parlamentari che hanno percepito i soldi: si tratta di Andrea Dara e Elena Murelli, entrambi deputati nelle file del Carroccio.
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