La Turchia invade la Siria: la posizione del governo italiano
In Siria mercoledì 9 ottobre è iniziata l’offensiva turca contro i curdi. Mentre la comunità internazionale ha subito condannato l’attacco, l’Italia ha atteso qualche ora prima di dichiarare la sua posizione.
Le vittime civili causate dai bombardamenti turchi sono stati criticati dal presidente del Consiglio Conte e dal ministro degli Esteri Di Maio: “Azioni unilaterali rischiano solo di pregiudicare i risultati raggiunti nella lotta contro la minaccia terroristica, a cui l’Italia ha dato un significativo contributo nell’ambito della Coalizione anti-Daesh e destabilizzare la situazione sul terreno”.
Turchia -Siria, le posizioni dell’Italia nelle parole di Di Maio
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che sta seguendo l’evolversi della situazione, ha espresso preoccupazione per l’operazione militare sul nord est del Paese, denominata ‘Primavera di Pace’: “Lunedì abbiamo il consiglio dei ministri degli Affari esteri europei e sarà molto importante uscire da quel consiglio e dai successivi con una sola voce: chiedere alla Turchia di tornare indietro”.
Poi il ministro degli Esteri ha esposto la richiesta del governo italiano: “Chiediamo al governo turco di cessare immediatamente l’offensiva perché non è assolutamente accettabile che si utilizzi la forza e che si continui a mettere a repentaglio la vita del popolo siriano. L’unica strada possibile da seguire è quella delle Nazioni Unite”, ha detto il leader pentastellato.
Il segretario generale della Nato Stoltenberg ha aggiunto: “La Nato è stata informata dalle autorità turche delle operazioni nel nord est della Siria: è importante evitare azioni che destabilizzino la regione, aumentino la tensione e possano causare ulteriori sofferenze umane. Spero che l’azione della Turchia sia proporzionata e misurata per non indebolire la lotta comune all’Isis”.
Il commento di Zingaretti
Anche segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha comunicato la sua posizione contraria all’offensiva turca in Siria.
Il dem ha scritto su Twitter: “L’azione militare unilaterale che la Turchia sta portando avanti è inaccettabile”. Poi ha aggiunto: “Chiediamo a Governo, Ue e Nato di fermare l’invasione”.
La posizione della Lega
Intanto, in una nota congiunta, i senatori della Lega Tony Iwobi, Massimo Candura, Manuel Vescovi ed Emanuele Pellegrini hanno commentato: “La Turchia si fermi subito, richiami immediatamente le sue truppe e scelga la via della diplomazia, evitando così di soffiare sul fuoco di uno scacchiere geopolitico già ampiamente compromesso. Non è minimamente tollerabile la proditorietà dell’invasione del territorio siriano né tantomeno lo sprezzo che si dimostra dei diritti e delle prerogative della popolazione curda che abita l’area dove si sta consumando lo scellerato attacco”.
“Non si può destabilizzare una regione a proprio piacimento -sottolineano i leghisti – non si può tollerare il sacrificio di civili che già sono caduti sotto i colpi delle truppe turche. Conte e Di Maio si ricordino del ruolo che ricoprono, si sveglino dal torpore che li avvolge e, invece delle consuete ed infruttuose dichiarazioni di circostanza, impegnino il governo nella ricerca di una soluzione praticabile, adoperando tutti i canali di trattativa disponibili”.