Trump punta sulla Meloni: Salvini è troppo vicino alla Russia
Il 12 novembre Giorgia Meloni ha incontrato a Villa Taverna l’ambasciatore statunitense Lewis Eisenberg per un lungo colloquio. Secondo un retroscena di Repubblica, si tratterebbe di un primo tentativo della presidenza Trump di avvicinare Giorgia Meloni, la nuova stella della destra conservatrice su cui puntare in alternativa a Matteo Salvini, considerato dagli States troppo filo-Putin.
Le informazioni emerse dall’inchiesta dell’Espresso sui fondi russi destinati alla Lega e sull’incontro dell’ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, all’Hotel Metropol di Mosca con alcuni faccendieri russi, sembra aver destato non pochi malumori all’interno dell’amministrazione Trump.
“L’Amministrazione Usa punta a sollecitare e sostenere in Europa interlocutori certamente di stampo sovranista, preferibilmente antieuropeisti e sicuramente fedeli alla Nato”, scrive il giornalista di Repubblica Claudio Tito.
Per questo motivo la scommessa politica dell’America è sulla leader di fratelli d’Italia Giorgia Meloni, la pupilla di Steve Bannon. La casa Bianca sembra disponibile ad accoglierla all’inizio del 2020, per un incontro con il presidente Donald Trump o con il suo vice Mike Pence.
Per Fratelli d’italia un appoggio esterno di questo tipo potrebbe significare molto, soprattutto in preparazione di una campagna elettorale anticipata, qualora la legislatura non dovesse reggere fino al 2023.
Questa mossa potrebbe però mettere repentaglio l’asse Lega-Fi che darebbe a Salvini la possibilità di ottenere un’ampia maggioranza in parlamento. “Resta il fatto che l’Italia sembra tornare ad essere una delle piattaforme su cui combattere la guerra fredda del XXI secolo. O più semplicemente diventerà una prateria per ingerenze o occulte scorribande straniere”, conclude il giornalista.