Aumento stipendio, il presidente dell’Inps Tridico: “Non mi dimetto”
Dopo le polemiche sul suo aumento di stipendio, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico fa sapere che non ha nessuna intenzione di dimettersi. A raccogliere le sue dichiarazioni è il Corriere della Sera, che ha contattato telefonicamente il presidente dell’Inps. Tridico, oltre a confermare che non si dimetterà, ha dichiarato che non c’è nulla da chiarire perché “ha già detto tutto il comunicato della direzione del personale dell’Inps”. Già nella giornata di domenica 27 settembre, Tridico, in una lettera a La Repubblica, aveva smentito che lui dovesse ricevere 100mila euro di arretrati: “La realtà è che la nuova misura del compenso previsto per il presidente dell’Istituto decorrerà non da maggio 2019, bensì dal 15 aprile 2020, vale a dire da quando si è insediato il cda e ne ho assunto la carica di presidente. Il secondo falso è che non è nei poteri del presidente o di qualsiasi altro organo dell’Istituto determinarsi i compensi”.
“Sono stato nominato presidente Inps con decreto del Capo dello Stato in data 22 maggio 2019”, ha ricordato Tridico, “successivamente, a giugno 2019, con nota del Gabinetto del ministero del Lavoro venivano proposti i compensi del cda che si stava costituendo: 150mila euro lordi per il presidente, 100mila per il vice e 23mila per i 3 componenti del consiglio. Nel frattempo, la crisi di governo dell’agosto 2019 ha ritardato la nomina del cda. Così, solo dal 15 aprile 2020 ho assunto le funzioni di presidente del cda” ha dichiarato il presidente dell’Inps Tridico ricostruendo i vari passaggi della vicenda, che comunque continua a essere al centro del dibattito politico e non solo.
Leggi anche: 1. Tridico non deve vergognarsi di nulla: come presidente Inps guadagnava troppo poco / 2. Inps, il presidente Tridico si alza lo stipendio a 150mila euro / 3. Tridico: “Non ho deciso io l’aumento di stipendio e non prenderò gli arretrati”