“Fratelli D’Italia ha deciso di avviare una battaglia contro l’Emilia-Romagna”: lo ha dichiarato Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Emilia-Romagna sul palco del TPI Fest 2024, in programma presso la Tettoia Nervi, in piazza Lucio Dalla, a Bologna.
Intervistato dal direttore di TPI Giulio Gambino e Maurizio Tarantino, De Pascale ha prima di tutto fatto il punto sull’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, e in particolar modo la provincia di Ravenna, in questi giorni: “La situazione è una situazione ancora molto preoccupante, vengo da una serie di sopralluoghi in tutta la provincia di Ravenna. La dinamica è simile a quella dell’anno scorso anche se la zona coinvolta è di minore estensione. Vorrei essere molto cauto: non ci sono notizie concordanti, al momento non risultano dispersi soprattutto nella zona di Traversara dove il fiume ha sfondato l’argine in centro con il paese che è stato travolto. A quello che mi risulta non ci sono famiglie disperse però non possiamo escludere completamente che in quel luogo possano esserci altre persone”.
Su quello che bisogna fare per evitare che accada di nuovo, il sindaco di Ravenna dichiara: “Se non si conosce il territorio non si possono prendere decisioni per il futuro. La Romagna è una pianura alluvionale, ovvero un territorio dove naturalmente ci si allagherebbe. I fiumi della Romagna hanno argini altissimi realizzati dall’uomo che quando ci sono grandi piogge in collina e montana devono condurre l’acqua in mare senza allagare le persone. Ora noi ci troviamo in un film dove quelle opere devono tenere molta più acqua di quella preventivata. Tutti si devono chiamare in causa davanti a eventi come questi. Quello che serve un nuovo grande piano, abbiamo bisogno disperatamente – non fra 10 anni – di un piano di contenimento delle acque”.
“Negli ultimi 14 anni le risorse stanziate da tutti i governi, sia di destra che di sinistra, non sono arrivati a 600 milioni. Questa cosa va capita sennò si continua con il rimpallo delle responsabilità con i cittadini che arriveranno ad odiare la Repubblica”.
Sulla premier Meloni e il governo: “Il ministro Musumeci è venuto dopo la prima delle due alluvioni l’anno scorso, la seconda non è venuto dopodiché non ci ha mai convocato. Il viceministro Bignami ha minacciato gli alluvionati che se protestavano lui non avrebbe erogato più soldi. Un partito politico – Fratelli D’Italia – ha deciso di avviare una battaglia contro un territorio. Un atteggiamento così non si è mai visto dagli uomini delle istituzioni”.
“In questa alluvione sono state coinvolte molte meno persone rispetto a un anno fa – conclude De Pascale – mi appello a tutti i cittadini: facciamo sentire il nostro affetto e la nostra solidarietà alle popolazioni colpite”.
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