“A Gaza si sta scrivendo una delle pagine più infami della storia e il nostro governo non può tacere davanti a tutto questo, altrimenti è complice”: lo ha dichiarato il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sul palco del TPI Fest 2024, in programma presso la Tettoia Nervi, in piazza Lucio Dalla, a Bologna.
Appena salito sul palco, l’ex presidente del Consiglio rivolge un pensiero alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romgna: “Il primo pensiero va alle famiglie degli alluvionati non è il momento delle polemiche. Sentire che delle autorità che in questo momento hanno delle responsabilità sono lì a fare polemiche è la cosa più indegna che ci possa essere. Ora è solo il momento di lavorare. Oggi il ministro Musumeci, tra una polemica e l’altra, ha detto che ‘i cittadini devono capire che bisogna voltar pagina, lo Stato non può intervenire in caso di catastrofi, bisogna assicurarsi’. In realtà il governo già ha dato un segnale in questa direzione: nella scorsa legge di Bilancio già ci sono alcuni articoli che sono passati in sottotono come le imprese che hanno l’obbligo di assicurarsi contro le calamità catastrofali che è come se fosse una nuova tassa. Ma cosa ci fanno con i soldi nostri?”.
“Musumeci ha detto che non va in Emilia-Romagna per farsi le foto con gli stivali nel fango. Ma forse ce l’aveva con Meloni” scherza Giuseppe Conte.
Sul via libera da parte del Parlamento Europeo all’Ucraina a usare armi europee in Russia, invece, Conte afferma: “Ieri c’è stato il primo importante voto del nuovo Parlamento Europeo. Noi abbiamo preso un impegno chiaro con i nostri elettori: i nostri europarlamentari saranno sempre costruttori di pace, si batteranno con la massima determinazione per una svolta negoziale, non per andare a fomentare l’escalation militare già in atto. E questo vale per il conflitto in Ucraina e per l’indegno massacro che si sta attuando a Gaza. Questa risoluzione prevede il via libera delle armi che stiamo mandando in Ucraina anche in territorio russo. Ci avviciniamo passo dopo passo al baratro e il baratro significa accettare il rischio nucleare. Ci hanno raccontato tante fandonie, all’inizio ci hanno detto che bisognava mandare qualche giubbotto antiproiettile e fucile”.
“I generali ci dicono che questa guerra non si può vincere, mentre i politici spingono per continuare il conflitto – continua l’ex premier – Ci hanno detto che sarebbe crollata l’economia russa e che sarebbe rimasta isolata sul piano internazionale. Ci hanno detto pure che Putin stava per morire, ci hanno raccontato un sacco di frottole. La realtà dei fatti è che dai fucili siamo passati ai carroarmati, adesso mancano anche le truppe. Allora dico a tutti questi ‘soloni’, guerrafondai e militari da salotto: se tutti questi sforzi li avessimo investiti in un negoziato di pace non saremmo a questo punto”.
Sulla spaccatura del Pd sul voto Ue: “Ha seguito un’altra strategia politica. Se guardiamo ai risultati politici hanno avuto ragione loro, offrendo un’offerta politica per tutti i gusti, dai pacifisti ai turbo-atlantisti. Noi abbiamo fatto un’altra scelta, che non è stata premiante alle elezioni Europee. Però è una scelta di cui eravamo consapevoli pagando anche un prezzo in termini elettorali. Se c’è anche uno solo tra voi che vi ha votato, con il voto di ieri potete aver compreso il perché della nostra coerenza”.
Duro il giudizio di Conte sul conflitto in Medio Oriente: “All’indomani dell’ignobile attacco di Hamas del 7 ottobre, che tutti abbiamo condannato, era evidente che ne sarebbe scaturita una controffensiva illimitata. A Gaza si sta violando qualsiasi principio umanitario, siamo oltre i 40mila morti civili palestinesi, la maggior parte donne e bambini. A Gaza da quasi un anno l’Occidente – e io non riesco a darmi pace per questo – in modo sistematico, scientifico e crudele si sta scrivendo una delle pagine più infami della storia dal Dopoguerra. E non c’è giustificazione”.
“Non puoi accettare di bombardare un palazzo se ci sono dei civili perché pensi ci siano dei terroristi di Hamas. Si potrebbe fare tanto se avessimo un governo non vigliacco. Il nostro governo dovrebbe essere capofila in Europa e nella comunità internazionale per disporre un embargo generalizzato verso Israele. È una vergogna, disonesto e contrario a qualsiasi principio di umanità. Il nostro governo non può tacere a tutto questo perché significa essere consapevolmente complici”.
Per quanto riguarda la situazione economica e la prossima legge di Bilancio, Conte dichiara: “Noi vogliamo gli extraprofitti perché siamo stanchi. La popolazione si è generalmente impoverita, cerchiamo di venire incontri ai bisogni dei cittadini italiani. Un governo che si dice patriota, dovrebbe fare questo”.
Sulla costituente del Movimento 5 Stelle: “C’è molta dissafezione e sfiducia verso la politica, ma sono arrivati 22mila contributi che ci ha costretto a spostare la data finale della costituente”.
L’ex premier sottolinea come immagini il Movimento 5 Stelle del futuro: “Nella costituente si deciderà delle alleanze. Tra 10 o 20 anni io vedo un M5S che sia sempre coerente ai principi e ai valori che sono alla base della sua nascita”.
“Noi non facciamo marchette ai gruppi lobbistici, noi siamo sempre più forti e determinati nei nostri principi e valori. Oggi siamo ancora più radicali perché abbiamo le idee più chiare. Quando ero a Palazzo Chigi abbiamo rifiutato sempre lobby e potentati: nessuno si può permettere di mettere in discussione la mia onestà e di coloro che lavorano con me. Noi non siamo cambiati, chi è cambiato è andato via”.
Sulla mancanza di una visione chiara e innovativa che cambi il sistema attuale, Giuseppe Conte risponde: “Io credo che questa nostra Italia migliorerebbe molto se un settore così cruciale per la nostra vita e per le famiglie, come quello della sanità, potesse espellere la politica che la pervade. Quando Berlinguer fece la famosa intervista sulla questione morale lui denunciò proprio questo e oggi quella denuncia è ancora attuale”.
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