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    Angello Bonelli al TPI Fest 2024: “La destra italiana è la peggiore europea, dobbiamo lavorare per costruire un’alternativa”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 21 Set. 2024 alle 21:19 Aggiornato il 21 Set. 2024 alle 21:38

    “La destra italiana è la peggiore europea, dobbiamo lavorare per costruire un’alternativa”: lo ha dichiarato Angelo Bonelli, portavoce di Verdi/Sinistra Italiana sul palco del TPI Fest 2024, in programma presso la “Tettoia Nervi”, in piazza Lucio Dalla, a Bologna.

    Sul successo di Verdi/Sinistra Italiana alle Europee, Angelo Bonelli afferma: “Le candidature che abbiamo fatto alle Europee, dalle più forti a quelle che hanno avuto meno preferenze, insieme a un posizionamento politico molto netto su alcune questione, tra cui il no al riarmo e sulla carneficina che sta avvenendo a Gaza, è stata molto apprezzata”.

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    Bonelli, poi, parla del via libera all’Ucraina a usare armi europee in Russia, voto sul quale il PD si è spaccato mentre AVS ha votato nettamente contro il no: “Io penso che la guerra sia un problema serio così come lo è il riarmo. Dopo due anni non è possibile continuare con la guerra in Ucraina: è ora di costruire un negoziato altrimenti sarà un problema. E queste contraddizioni attraversano molti partiti. Io li guardo con molto rispetto, ma questa follia deve finire”.

    “Andare verso l’economia di guerra significa rinunciare a molti investimenti fondamentali per il nostro Paese – continua Bonelli – Molti rimangono in silenzio allo sterminio della popolazione a Gaza da parte dell’esercito israeliano”.

    Sul cosiddetto campo largo, l’esponente dei Verdi afferma: “Da qui a poco non ci saranno le condizioni per costruire un’alternativa al governo. La destra italiana è la peggiore europea. Noi abbiamo un obbligo etico di costruire un’alternativa a questa destra, ma dobbiamo costruire una visione di società, di Paese. Dobbiamo lavorare per trovarci preparati alle prossime elezioni politiche. Intanto alle prossime Regionali siamo uniti e questo è un passaggio importante”.

    “Il M5S è un alleato importante, così come il Pd – continua Bonelli – Sulle differenze si può lavorare. Se io dovessi indicare un tema programmatico su cui bisogna lavorare con quella che viene definita l’area moderata sulla questione della politica energetica io mi vorrei confrontare con Calenda non per parlargli di questioni ambientali, ma vorrei parlargli in termini economici sulla questione del prezzo. Qualcuno mi deve spiegare perché noi dovremmo pagare il nucleare tre volte di più di quanto noi paghiamo l’energia”.

    Poi una critica sul superbonus e all’ex premier Giuseppe Conte: “C’è una cosa di critica o autocritica che ho detto personalmente a Giuseppe Conte: il superbonus. Lo Stato non può pagare la casa a chi i soldi ce ne ha tanti”.

    Tornando sulla politica, Bonelli sottolinea: “I Verdi in Europa non sono andati bene in termini elettorali. Noi siamo stati un’eccezione. Bisogna fare un grande sforzo sul tema della transizione ecologica. Quello che rischia di passare è che la transizione ecologica sia una cosa per ricchi, che invece riguarda i ceti sociali più deboli. Va fatto un grande sforzo dal punto di vista sociale: tra pochi giorni incontrerò il sindaco di Roma Gualtieri. Io ho una grande preoccupazione, dal 1° novembre a Roma verrà ampliata la Ztl. Nonostante io sia tra i primi a dire meno auto inquinanti, ma se nelle grandi città non si apre una grande opera di trasformazione urbana legata alla mobilità”.

    Sul futuro di Verdi/Sinistra Italiana: “Il mio partito nel 2030 lo vedo senza di me, uno vuole anche veder crescere i propri figli. Nel futuro il mio partito lo vedo come un partito di giovani che sappiano costruire un dialogo e non rottamino nessuno, ma che anzi sappiano recuperare l’esperienza dei nonni e dei padri”.

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