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    Pierluigi Bersani al TPI Fest: “Vannacci? Speravo mi querelasse. Dobbiamo svegliarci”

    "Arriva una tornata micidiale di elezioni comunali e regionali, non consentiamo che la destra si radichi nei territori. Bisogna iniziare parlarci"dice l'onorevole alla prima serata del TPI Fest

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Set. 2023 alle 22:15 Aggiornato il 25 Set. 2023 alle 13:51

    “È vero che con l’età mi arrabbio di più. Questo generale (Vannacci ndr) ha tirato fuori questo libro di cui si è parlato ininterrottamente per dieci giorni. A me sembrava di sognare, uno che dice che le femministe sono delle fattucchiere e così via, io dico sarà ora di rispondere? Dica quel che vuole, che ora però dico anche io ciò che voglio. Se apriamo il bar Italia dove ognuno dice ciò che vuole, io non credo che la sinistra debba star fuori a giudicarlo, no, deve andarci dentro a dir la sua”. Esordisce così Pierluigi Bersani durante la prima serata del TPI Fest di Bologna, che si tiene presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.

    “Ho fatto una domanda innocente: se in quel bar Italia uno dice che un omosessuale è un anormale, un altro può dire che un generale è un cog***ione? Io speravo che il generale mi querelasse e lo spero ancora perché spero che ci sia qualche tribunale che stabilisca se il suo non è altro che un insulto. Qualcuno lo decida. Vorrei che passasse forte un messaggio: questi qui (il governo ndr) cercano di far passare per politicamente corretto – e quindi criticabile – quelle che sono conquiste di civiltà. I diritti civili sono ancora un terreno di combattimento. C’è troppa poca reazione dal lato civico. È un tema molto largo, nel profondo del Paese il generale trova molto consenso, il suo libro ha venduto tanto. Stanno facendo in modo che quella robaccia lì venga su”.

    “Quei 5mila euro, sono fuori per cauzione, stiamo applicando il tema americano. Quelli che arrivano dovrebbero stare tutti in galera”, ironizza Bersani sull’ultima notizia riguardante l’immigrazione.

    Una “garanzia finanziaria” di 4.938 euro come alternativa al trattenimento in una struttura specifica nella prima fase di accertamento del diritto ad entrare in Italia. E’ quanto prevede per gli stranieri che richiedono una qualche forma di protezione internazionale un decreto del ministero dell’Interno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi. La garanzia – prestata in unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa – deve essere “idonea a garantire allo straniero, per il periodo massimo di trattenimento, pari a quattro settimane (28 giorni), la disponibilità di un alloggio adeguato, sul territorio nazionale; della somma occorrente al rimpatrio; di mezzi di sussistenza minimi necessari”.

    “Abbiamo sottovalutato il fatto che questo cambiamento che ha portato le destre mondiali a essere delle destre-destre in Italia abbia una radice lunga, non è improvvisata. Questa destra italiana ha una coda lunga, ha un’ideologia, un’organizzazione che è post missina. Di cosa ci stupiamo. La loro ideologia è corporativa. I poveri sono quelli che stanno su divano. Dicono no al salario minimo ma hanno fatto l’equo compenso per i professionisti, sono meccanismi corporativi. Da ciò desumo che la media di civiltà di questo nostro Paese si è abbassata? No, sono ottimista. Non sono la maggioranza su questi temi, ma dobbiamo svegliarci. Le forze le abbiamo, dobbiamo compattarle, darle una soggettività politica. Non c’è da spaventarsi ma c’è da svegliarsi”.

    E su Conte, che è intervenuto poco prima al TPI Fest, ha dichiarato: “Schlein ha salutato Conte a una manifestazione dei 5 Stelle, ci abbiamo fatto un governo, non possiamo nemmeno salutarci? Io di Elly Schlein inizio ad apprezzare il fatto che non reagisce mai alle punture di spillo o alle piccole prese di distanza e credo che abbia capito che adesso c’è la destra-destra, il Paese si sta accorgendo di questa cosa: attenzione che la competizione interna all’alternativa la vincerà chi sarà più generoso. Chi non ci mette generosità pagherà un prezzo. Bisogna essere assieme su tutti i problemi principali Lavoro, rappresentanza, salario minimo, formazione obbligatoria, le migrazioni. Arriva una tornata micidiale di elezioni comunali e regionali, non consentiamo che la destra si radichi nei territori. Bisogna iniziare parlarci”.

    Sul tema migranti l’onorevole Bersani ha detto: “Ricette facili non ce ne sono. Strade facili nemmeno, ma quelle sbagliate si vedono. Meloni dice -cito testualmente – non ci interessano i ricollocamenti, le ripartizioni, Dublino non ci interessa. Il problema è respingere, bloccare, rimpatriare. Cioè, mettersi dalla parte dell’Ungheria e della Polonia. L’accoglienza diffusa in questa logica non è contemplata. Le persone vengono scaricate senza una destinazione. Questa destra demagogica vince raccontando progetti, poi quell’annuncio e quella proposta finiscono nel fallimento, loro ricavalcano la demagogia sul fallimento. Se uno pensa di risolvere i problemi demografici ed economici del Paese senza una quota di migranti non ha capito nulla”.

    Pier Luigi Bersani ha una lunga storia politica alle spalle, è stato per anni un militante e poi dirigente del Pci, ha guidato la Regione Emilia-Romagna negli anni Novanta, ha fatto il ministro nei due governi diretti da Romano Prodi, è stato leader del Pd dopo Walter Veltroni e prima di Matteo Renzi, alla fine ha lasciato quel partito per dar vita insieme a D’Alema, Speranza e altri a una nuova formazione politica denominata Articolo Uno. Oggi è ancora uno dei dirigenti più ascoltati nella sinistra italiani.

    TPI FEST 2023

    La festa di The Post Internazionale torna a Bologna, da venerdì 22 a domenica 24 settembre 2023, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.

    Numerosi gli ospiti:  dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte alla segretaria del Pd Elly Schlein, dal giornalista Michele Santoro al viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, e poi Pierluigi Bersani, Francesco Boccia, Francesca Bubba e tanti altri.

    Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.

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