“Non parlerò mai male della Schlein ma con il Pd dobbiamo chiarirci su alcuni temi”: lo ha dichiarato il leader del M5S Giuseppe Conte durante la prima serata del TPI Fest 2023 di Bologna, la festa di The Post Internazionale, che si tiene proprio nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.
“Tutto bene, nonostante il carovita” scherza l’ex presidente del Consiglio che poi ricorda il sociologo Domenico De Masi, recentemente scomparso a causa di una fulminea malattia.
“Era un uomo di cultura, un grande intellettuale, un punto di riferimento e, permettetemi, un gran gentiluomo del Sud. Lo voglio omaggiare oggi a nome del M5S, omaggiamo lo spirito libero e indipendente di De Masi, siamo rimasti in grandissima amicizia nonostante le critiche da lui rivolte a noi”.
“Annuncio – continua Conte – che presenteremo un ddl sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, che era una sua proposta, proprio in suo onore”.
Proposta che è stata avanzata anche dalla segretaria del Pd, Elly Schlein: “Tutti ci vogliono far litigare con il Partito Democratico, non parlerò male della Schlein a meno che non succeda come con Letta quando ci hanno trattati come appestati”.
Sulle convergenze con il Partito Democratico su alcuni temi, come ad esempio il salario minimo, Conte afferma: “Siamo contenti di trovare convergenze con il Pd, dobbiamo portare tanti cittadini ad ascoltarci, ma per essere credibili e riportarli alle urne elettorali noi dobbiamo essere seri e responsabili. Per fare questo occorre un dialogo sempre, ma dobbiamo riportare il dialogo sui temi e sulle discussioni. Se non ci sono temi convergenti dobbiamo dircelo chiaramente, questo significa serietà e responsabilità”.
Sono molti i temi, però, sui quali le posizioni tra M5S e Pd sono distanti, come ad esempio l’immigrazione: “Sull’immigrazione posso dire cosa penso o no? – afferma Conte – Lo Ius Soli è sbagliato, ci sono dei Paesi che hanno lo Ius Soli, ma non anche lo Ius Sanguinis, su questo c’è una divergenza con il Pd. Perché la dobbiamo nascondere e invece non la spieghiamo a voi perché su questo tema sosteniamo opinioni diverse?”.
“Sulla guerra non siamo sulle stesse posizioni, voglio essere chiaro e puntuale: Enrico Letta mi ha sorpreso, si è messo l’elmetto all’indomani dell’aggressione russa in Ucraina – e noi lo abbiamo sempre detto chi era l’aggressore e chi l’aggredito -però obiettivamente questo elmetto non è riuscito più a toglierlo”.
“Sulla transizione ecologica io mi sono giocato lo scontro con Draghi e sapete quello che è successo, il Pd invece? Ha sostenuto il termovalorizzatore a Roma. Oggi Cofferati ha attaccato il Jobs Act, che per noi è stato un disastro completo. Non è vero quello che dice Renzi che ha creato un milione di posti di lavoro, queste cose vanno chiarite perché se domani andiamo al governo che facciamo? Su questi temi dobbiamo chiarirci” aggiunge l’ex premier.
Sempre sul Pd, poi, Conte chiarisce: “Detto questo non mi permetto di ficcare il naso in casa altrui, non faccio come è stato fatto quando c’era Di Maio che è stato appoggiato e addirittura candidato. Uno scissionista a cui è stata data una ciambella di salvataggio dal Pd dopo che ci aveva attaccato in modo ignominioso”.
Sui mezzi di informazione che lo accusano di essere populista, Conte risponde: “Io populista? A me sembra di essere piuttosto chiaro o no? Il problema dell’informazione odierna è che pochi gruppi concentrano tante testate editoriali, da questo punto di vita ben venga la vostra perché questo non fa bene alla democrazia”.
“Se sei fuori dal coro, sulla guerra, ad esempio, ti dicono che sei filo-russo anche se sei il primo che hai condannato la Russia”.
Tornando a parlare di immigrazione, Conte dichiara: “Meloni è andata a Lampedusa, ma non ha incontrato un migrante né un isolano. Il problema non è accogliere ma integrare”.
Sulla decisione della Polonia di non inviare più armi all’Ucraina, l’ex presidente del Consiglio dichiara: “Permettetemi di dire: avevamo o no ragione quando da subito abbiamo sostenuto questa posizione? Noi abbiamo subito chiesto i negoziati di pace, a differenza di un governo bellicista che si piega a Washington. Se non costruiamo un percorso di pace quando arriveremo a elezioni i governi non accetteranno più l’invio delle armi perché l’opinione pubblica non accetterà più questi sforzi economici”.
“La mia vicinanza con la Cina? Non si faccia traviare anche lei dai giornali” risponde Giuseppe Conte che poi esprime, a nome del M5S, il cordoglio per la morte dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Poi, l’affondo su Di Maio e Matteo Renzi, sul quale dichiara: “Non ho mai avuto considerazione della sua affidabilità”.
Poi l’affondo al governo e, in particolare alla premier Giorgia Meloni: “Crosetto non lo avrei fatto ministro, io non mi sarei mai neppure sognato di affidare la regia del partito a mia sorella o un ministero a mio cognato”.
“Se la mia compagna fosse stata una giornalista? Le avrei chiesto di fare un passo indietro” risponde Giuseppe Conte in riferimento ad Andrea Giambruno, il compagno della presidente del Consiglio.
TPI FEST 2023
La festa di The Post Internazionale torna a Bologna, da venerdì 22 a domenica 24 settembre 2023, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.
Numerosi gli ospiti: dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte alla segretaria del Pd Elly Schlein, dal giornalista Michele Santoro al viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, e poi Pierluigi Bersani, Francesco Boccia, Francesca Bubba e tanti altri.
Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.