“Il reddito va potenziato, ma slegato dalle politiche attive sul lavoro”: è quanto dichiarato dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni al TPI Fest 2022, la festa di The Post Internazionale, che per la prima volta si tiene proprio nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.
Sul caro energetico, Fratoianni, intervistato dal direttore di TPI Giulio Gambino e dal vicedirettore Luca Telese, commenta: “Questo aumento ha a che fare con quanto accade in Ucraina, ma il problema inizia già a settembre 2021 per i meccanismi legati alla finanza speculativa, che dovremmo mettere in discussione. Nei prossimi giorni centinaia di migliaia di aziende rischiano di chiudere e milioni di italiani non riescono a pagare le bollette o fare la spesa. Negli ultimi 30 anni gli stipendi e le pensioni addirittura sono diminuiti, invece di adeguarsi all’aumento del costo della vita”.
“Il punto è dove prendere le risorse che servono per far fronte a questa crisi. Alcuni propongono uno scostamento di bilancio, ma penso che in questo caso sarebbe quasi un imbroglio verso i cittadini. Molte aziende hanno accumulato enormi extraprofitti attraverso sistemi speculativi, parliamo di circa 50 miliardi di euro. Noi chiediamo di prendere quelle risorse e metterle a disposizione di imprese e famiglie. La politica deve prendersi la responsabilità di scegliere”, spiega Fratoianni.
“Si dice che il reddito di cittadinanza si comporta come un competitore sleale verso il lavoro. Se 500 euro al mese sono una forma di competizione, il problema è lo stato degli stipendi, delle offerte di lavoro. Altro che giovani che preferiscono stare sul divano! È un sistema precario, di cui anche il centrosinistra ha responsabilità. La destra di Meloni ha definito il reddito metadone di Stato, in questa frase sta la loro brutta idea di società, significa che i poveri sono come i drogati. E che chi ha questi problemi e si trova in questa condizione è per colpa sua”, ha aggiunto il leader di SI.
“La destra non prende in considerazione le responsabilità della politica e preferisce prendersela con le vittime. Una guerra contro i poveri. Io penso che il reddito non vada smantellato ma potenziato, separandolo però dalle politiche attive sul lavoro. Su questo serve un grande rinnovamento e investimenti. Il reddito serve a contrastare la povertà e sottrare le persone al ricatto della precarietà. Se una persona rifiuta un lavoro perché c’è il reddito, sta rivendicando un diritto. Il lavoro è un diritto, non una concessione”, ha concluso Fratoianni.
Al dibattito del TPI Fest hanno preso parte anche Roberta Pinotti e Fabiana Dadone. “Io credo che le rotture nel campo largo non siano insanabili”, ha detto Pinotti. “A destra al momento del voto c’è sempre un’unita di facciata. Alla sinistra dico visto che in alcune realtà stiamo governando insieme, è sbagliato che il fronte progressista ampio non dialoghi per il bene di questo Paese”, ha commentato Pinotti al TPI Fest.
“Il reddito di cittadinanza è servito a far vivere dignitosamente molte persone, ma tutti i dati sull’aumento della povertà sono quasi raddoppiati negli ultimi anni, complice la crisi Covid. Per questo, pur difendendo la misura, la si può migliorare andando più a fondo nella lotta alla povertà e migliorando la ricerca del posto di lavoro. Il reddito deve essere mantenuto, ma è migliorabile”, ha detto la senatrice del Pd.
La ministra Dadone ha detto la sua sul tema della crisi energetica: “L’esigenza è non fare un passo indietro sul fronte delle energie pulite, si è investito molto grazie ai fondi del PNRR. Serve un intervento economico importante, prevedendo un piano energetico a livello europeo. Le aziende altrimenti faranno ricadere l’aumento delle spese per le bollette sui lavoratori. Sul tema di recuperare fondi dagli extraprofitti all’interno del governo ci sono idee diverse”, ha ammesso la titolare del dicastero delle politiche giovanili. Infine sul reddito di cittadinanza: “Alcuni politici si stanno accanendo contro questa misura, sono fuori dal mondo. Senza il reddito avremmo avuto una situazione esplosiva con il Covid”.
TPI FEST 2022
La festa di The Post Internazionale quest’anno sbarca a Bologna, da giovedì 15 a sabato 17 settembre 2022, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.
Tre serate, tre temi diversi: 1. L’agenda sociale del Paese; 2. La Destra al potere?; 3. Una nuova visione del mondo. Il tutto a pochissimi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre. Un importante momento per confrontarsi sulle idee.
Numerosi gli ospiti: dall’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, dal governatore dell’Emila-Romagna Stefano Bonaccini all’ex sindaco di Torino Chiara Appendino.
Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.