Toti: “Tweet maldestro ma confermo: isolare gli anziani per proteggerli”
“Il mio collaboratore che ha commesso l’errore in una live tweet, come me, si scusa, imparerà e migliorerà”, lo ha dichiarato Giovanni Toti, governatore della Liguria, in un’intervista al “Corriere della sera” all’indomani del tweet che ha generato un vero polverone per la frase sugli “anziani non indispensabili”. Per Toti l’infelice espressione sarebbe stato “un passaggio scritto in modo maldestro”, di cui però “la sostanza è chiarissima” ha sottolineato il presidente di Regione, che ha spiegato: “Non è piacevole chiedere sacrifici alla popolazione. Ma per il nostro presente e il nostro futuro, è più giusto adottare politiche che contengano il danno proteggendo i più fragili e più esposti — gli over 75 anni che rappresentano il 90 per cento dei morti — o impedire che vadano a scuola, all’Università, a lavoro persone giovani, sane, che spesso sono asintomatiche o superano senza problemi la malattia?”.
Secondo Toti “non ha senso che in guerra vadano allo stesso modo gli anziani come i ventenni, dico che il peso in questa fase — mandare avanti il Paese per reggere all’urto dell’emergenza sanitaria ora e della crisi economica e sociale per il futuro — deve essere portato da chi le forze le ha, proteggendo chi non le ha”. Per Toti questo significa che prima di pensare ad ulteriori chiusure di attività che servono al sostentamento del Paese e anche a pagare le pensioni, bisognerebbe adottare interventi differenziati. “Vogliamo immaginare per esempio fasce orarie nei supermercati, alle poste, in banca dedicate ai più anziani? A bonus taxi per gli over 75, come qui in Liguria, perché non debbano usare mezzi pubblici? E vale anche per i comportamenti di tutti i giorni”, ha dichiarato nel corso dell’intervista. Questo, a suo avviso, “non è ghetto, è protezione”.
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