Matteo Salvini e Mario Draghi si sono sentiti nella serata di ieri, giovedì 22 aprile. Il Capitano leghista non ha mancato di chiarire che nutre il massimo rispetto per il presidente del Consiglio e che la Lega è convintamente al governo e vuole restarci. Super Mario, da parte sua, gli ha fatto capire che non è il momento di piantare bandierine.
Il tifosissimo del Southampton Giancarlo Giorgetti (GG per gli amici) le sta tentando tutte pur di fare da paciere tra il “suo” leader Salvini e il capo del governo Draghi. Pare anche con un certo successo, se – a quanto è in grado di rivelare TPI – dopo una giornata di burrascose fibrillazioni, premier e capo di partito si sono sentiti ieri sera in una lunga conversazione telefonica.
I toni sono stati pacati, degni di una possibile quiete dopo la tempesta. “Caro Mario, non siamo e non saremo mai noi quelli a remare contro”, ci ha tenuto a precisare il leader della Lega, lasciando intendere che si dovrebbe guardare piuttosto dalle parti del Pd o dei 5 Stelle.
Il premier Draghi, peraltro, non se ne è stato con le mani in mano e ha fatto capire a Salvini che non è il momento di piantare bandierine: “Le decisioni prese dal governo si rispettano”. Il messaggio recapitato al leader leghista è stato estremamente chiaro: basta con i distinguo.
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