Taglio dei parlamentari data
Il taglio dei parlamentari in dirittura di arrivo. L’Aula della Camera comincerà l’esame della proposta di legge costituzionale il prossimo 7 ottobre, con la discussione generale. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le votazioni sul testo inizieranno invece l’8 ottobre. Si tratta della quarta ed ultima lettura parlamentare del testo.
La riforma è stata la conditio sine qua non che il Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio ha messo sul tavolo delle trattative con il Partito democratico alla vigilia dell’accordo con il Partito democratico di Nicola Zingaretti.
Arrivato l’ok del Pd, la strada verso il Conte bis, è diventata in discesa (eccezion fatta per la divisione degli incarichi), ma Zingaretti ha contrapposto una sua richiesta: un un contestuale lavoro sulla nuova legge elettorale.
Di Maio riceve la notizia a New York
“Qui a New York è arrivata una bella notizia dall’Italia: a ottobre tagliamo finalmente il numero dei parlamentari!”. È il commento a caldo del capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, che ha immediatamente lanciato una diretta su Facebook. Camminando per le strade della Grande Mela, dove si trova per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il pentastellato ha elencato una lista di vantaggi che possono derivare per l’Italia dal taglio dei parlamentari e dai contestuali risparmi di spesa pubblica.
La riforma prevede il taglio di 345 parlamentari e consentirà un risparmio di 500 milioni di euro per ciascuna legislatura.
In aula, ha aggiunto Di Maio, “vedremo chi avrà il coraggio di non votare per il taglio dei parlamentari”.
E una stoccata l’ha lanciata anche all’ex alleato, il leader della Lega Matteo Salvini: “In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia. Alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari”.
Delrio: “Il Pd ha mantenuto la parola”
“Noi siamo persone serie e di parola: il taglio dei parlamentari sarà esaminato dall’Aula della Camera, come previsto nell’accordo di programma, al primo calendario utile dei lavori parlamentari”, ha detto il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio. “La fiducia – ha aggiunto – deve essere la caratteristica di questa maggioranza”.
Infatti, Delrio, poco dopo, rilancia: “Siamo molto fiduciosi che tutti gli emendamenti alla legge costituzionale al Senato sull’elettorato attivo e passivo, quelli che nel programma di governo abbiamo definito le garanzie e i contrappesi, siano già pronti per essere presentati, insieme alla revisione dei Regolamenti, insieme ovviamente ad una bozza di legge elettorale che non è pronta”.
“Insisto – ha concluso il dem – affinché la legge elettorale vada fatta il più possibile insieme alle opposizioni”, ha concluso.
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