Striscioni Salvini anagrammi Bari | A rischio la libertà di manifestare il proprio pensiero? C’è chi ha affidato a degli anagrammi la soluzione.
Accade a Bari dove ieri si è svolto l’ennesimo comizio del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini che è stato da striscioni piuttosto bizzarri.
Non la solita frase di protesta e dissenso che si è ormai abituati a vedere scritti sugli striscioni dei balconi degli italiani, ma dei veri anagrammi criptici che nascondono la ben nota frase.
Da “dama il sverni“ a “in madre salvi “ per un totale di 250 combinazioni seguite dall’hashtag #anagramma: è questa la campagna social lanciata dall’agenzia pubblicitaria FF3300.
“Abbiamo deciso all’unanimità di aderire con entusiasmo alla protesta in atto in tutto il paese contro il ministro dell’interno, con una piccola azione di una multi soggetto esposta sui nostri balconi, che utilizza l’ironia e la crittografia e l’ars combinatoria”.
“Per rendere questa “protesta” virulenta e generativa, abbiamo anche utilizzato un algoritmo grazie al quale abbiamo prodotto un po’ di anagrammi (250) partendo da un noto slogan…”.
Un modo creativo per eludere la censura degli striscioni che ha convinto la cittadinanza a sbizzarrirsi con la scelta degli anagrammi.
C’è chi ha scelto rebus matematici come 49+22= 71: di fatto quarantanove i milioni della Lega, ventidue il numero per arrivare a 71, cifra che nella smorfia napoletana lascia poco margine di ambiguità… (ommo..).