Continuano gli screzi tra Italia e Francia sulla gestione dei migranti, cominciati con il caso della Ocean Viking rimbalzata dalle autorità del nostro Paese lo scorso novembre e poi fatta sbarcare nel porto di Tolone. “La politica di Meloni è ingiusta, inumana e inefficace”, dice Stéphane Séjourné, capo del partito presidenziale Renaissance e presidente del gruppo centrista Renew Europe al Parlamento europeo, parlando con il quotidiano francese Le Figaro.
I due Paesi si sono sforzati di ricucire lo strappo, in diverse occasioni la premier Meloni e Macron si sono incontrati ad eventi internazionali, ma l’incidente diplomatico continua ad essere un terreno di scontro. Lo scorso 4 maggio ad attaccare l’esecutivo era stato il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. Adesso è il massimo esponente del partito del presidente, alleato in Europa con Italia Viva e Azione, a criticare la premier Giorgia Meloni: “L’estrema destra francese prende come modello l’estrema destra italiana. Bisogna denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza – dice Sejourné -. Meloni fa molta demagogia di fronte all’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, inumana e inefficace”.
Séjourné aveva già mostrato appoggio per le parole di Damarnin lo scorso venerdì: “Ha avuto ragione a denunciare l’incompetenza e l’impotenza dell’estrema destra europea di fronte all’immigrazione clandestina. Sapevamo che il loro approccio non è né giusto né umano: constatiamo oggi che è anche inefficace”.