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    Stefano Bonaccini: chi è il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna

    Stefano Bonaccini. Credit: Facebook
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 27 Gen. 2020 alle 06:37

    Stefano Bonaccini: chi è il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna

    Stefano Bonaccini è il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna. In carica dal dicembre 2014, è stato confermato presidente della Regione alla elezioni regionali del 26 gennaio 2020.

    Bonaccini, esponente del Partito Democratico, ha raccolto il 51,33 per cento di voti, a fronte del 43,76 per cento della sua principale sfidante, Lucia Borgonzoni, candidata leghista sostenuta dalla coalizione di centrodestra.

    Il successo del governatore uscente rappresenta una vittoria del centrosinistra non solo in Emilia-Romagna, ma anche a livello nazionale: è così scongiurato infatti il rischio di una crisi di governo, che sarebbe stata probabile in caso di vittoria della Lega in una regione considerata “roccaforte rossa”.

    Chi è Stefano Bonaccini

    Stefano Bonaccini è un esponente del centrosinistra emiliano di lunga militanza: nella sua lunga carriera ha ricoperto diversi incarichi politici e istituzionali.

    Nasce il primo gennaio 1967 a Modena. Dopo aver militato durante l’adolescenza in alcuni movimenti pacifisti, a 23 anni è già assessore alla Cultura del Comune modenese Campogalliano. Nei primi anni Novanta viene nominato anche segretario provinciale di Modena della Sinistra giovanile e poi, nel 1995, segretario cittadino di Modena del Partito democratico della Sinistra (Pds).

    Dal 1999 al 2006 è assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena. Nel 2007 diventa segretario provinciale del neonato Partito democratico. Due anni dopo, da sostenitore della “mozione Bersani”, viene promosso a segretario regionale dem dell’Emilia-Romagna.

    Dopo una breve parentesi da consigliere comunale a Modena, nel 2010 entra come consigliere nell’Assemblea legislativa regionale.

    Alle primarie Pd del 2012 sostiene il candidato vincente, Pier Luigi Bersani, contro Matteo Renzi. L’anno successivo si tengono nuove primarie e questa volta Bonaccini appoggia Renzi, che viene eletto segretario del partito.

    Nel 2014 l’allora governatore dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, si dimette in seguito a una condanna per falso ideologico (sarà poi assolto in Cassazione). Si va a elezioni anticipate e il centrosinistra affida alle primarie la scelta del proprio candidato: Bonaccini partecipa e vince con il 61 per cento dei voti superando l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani.

    Alle elezioni regionali del 2014 va a votare solo il 37 per cento degli aventi diritto: Bonaccini viene eletto presidente raccogliendo il 49 per cento delle preferenze, a fronte del 30 per cento del suo principale sfidante, Alan Fabbri, oggi sindaco di Ferrara.

    Alle elezioni del 26 gennaio 2020 è ancora lui il candidato del centrosinistra (questa volta senza passare dalle primarie). E si conferma governatore.

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