Viceministri e sottosegretari del governo Conte bis: la lista ufficiale
I sottosegretari del governo Conte bis sono ufficiali. Sono 42 le nomine che entrano a far parte dell’esecutivo: 21 del M5S, 18 in quota Pd, due in rappresentanza di LeU e uno del Movimento Associativo Italiani all’Estero (Maie), di cui dieci viceministri: 6 dei Cinquestelle e quattro del Partito Democratico.
Sottosegretari alla Presidenza consiglio dei ministri sono Mario Turco (M5s) a cui va la delega alla Programmazione Economica e Investimenti, e Andrea Martella (Pd), che ottiene la delega all’Editoria.
Partiamo dai viceministri del governo Conte. All’Economia vanno Antonio Misiani per il Pd (senatore della commissione bilancio, tesoriere del Pd con Bersani segretario) e Laura Castelli per i Cinque Stelle (che dunque ha vinto il derby nel Movimento con Buffagni). Stefano Buffagni (M5s) – vicino a Davide Casaleggio – sarà viceministro del governo Conte bis allo Sviluppo economico.
Viceministre degli Esteri sono Marina Sereni (Pd) – che Zingaretti ha voluto in segretaria e che nella scorsa legislatura è stata vicepresidente della Camera – e Emanuela Del Re (M5s): per lei si tratta di una riconferma.
Gli altri viceministri sono il Cinque Stelle Giancarlo Cancelleri (leader dei 5Stelle in Sicilia) alle Infrastrutture; il 5Stelle Pierpaolo Sileri – un chirurgo – alla Salute. Mentre la dem – e renziana ortodossa – Anna Ascani andrà all’Istruzione, con non poche critiche nel mondo scolastico vista l’adesione alla riforma della Buona scuola.
All’Interno saranno viceministri Matteo Mauri – Pd, molto vicino a Maurizio Martina – e Vito Crimi (M5s) – l’uomo delle battaglie contro Radio radicale – che perde la casella di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria.
32 sottosegretari del governo Conte: la lista completa
Passiamo ora all’elenco dei sottosegretari del governo Conte bis. L’importante delega all’editoria va ad Andrea Martella del Pd, che era coordinatore della segreteria dem. L’altro sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Mario Turco, dei Cinquestelle, alla programmazione economica e investimenti.
I sottosegretari del governo Conte ai rapporti con il Parlamento sono Simona Malpezzi, Pd (renziana) e Gianluca Castaldi (Cinquestelle).
Agli Esteri come sottosegretari vanno Ivan Scalfarotto (Pd) (renziano, promotore dei comitati civici dell’ex premier); Manlio Di Stefano (Cinquestelle, vicino a Di Maio, riconfermato) e Riccardo Merlo (Maie, il Movimento per gli italiani all’estero, che ha votato la fiducia al governo giallo-rosso. Era già sottosegretario nel governo gialloverde).
All’Interno vanno Carlo Sibilia (M5S, riconfermato) e Achille Variati (Pd), ex sindaco di Vicenza.
Alla Giustizia Antonio Ferraresi (M5S, anche per lui una riconferma) e Andrea Giorgis (Pd).Agli Affari europeiLaura Agea (M5S). Alla Difesa: Angelo Tofalo (M5S, già sottosegretario nel governo gialloverde, noto anche per una serie di gaffe e per la foto in tuta mimetica e mitra) e Giulio Calvisi del Pd.
All’economia Alessio Villarosa (M5S) (riconfermato) Pierpaolo Baretta (Pd) e Cecilia Guerra (Leu).
Al Mise Alessandra Todde (M5S), Mirella Liuzzi (m5s), Gianpaolo Manzella (finora assessore nella giunta Zingaretti, fortemente voluto dal segretario dem) e la renziana Alessia Morani.
Alle Politiche agricole: Giuseppe L’Abbate (M5S). All’ambiente: Roberto Morassut. Alle infrastrutture Roberto Traversi (m5s) e Salvatore Margiotta (Pd).
Al Lavoro: Stanislao Di Piazza (M5S) e Francesca Puglisi (Pd).All’IstruzioneLucia Azzolina (M5S) e Giuseppe De Cristofaro (Leu).
Alla Cultura: Anna Laura Orrico (M5S) e Lorenza Bonaccorsi (Pd, con delega al turismo, assessora uscente nella giunta Zingaretti). Alla Salute la dem – e prodiana – Sandra Zampa.
Chi è rimasto fuori dalle nomine
Rispetto al tam tam di voci delle ultime ore, restano fuori dalla squadra di governo il dem Emanuele Fiano (che sembrava in corsa per l’Interno), Lia Quartapelle del Pd (agli esteri), due ex ministre Cinquestelle come Trenta (che non è neppure parlamentare) e Lezzi e l’ex ministro dem Maurizio Martina.
Da notare che con l’ingresso nel governo degli assessori del Lazio Manzella e Bonaccorsi si liberano due caselle nella giunta Zingaretti aprendo nuovi scenari in vista di un rimpasto. Anche con il possibile coinvolgimento di esponenti Cinquestelle o vicini ai 5Stelle.
Il Lazio potrebbe essere dunque un potenziale incubatore per una collaborazione giallo-rossa anche al livello amministrativo.