A poco più di un mese dalle elezioni europee 2019, da un sondaggio arriva una buona notizia per chi vede ancora un po’ di luce nell’Europa. In un periodo in cui l’euroscetticismo la fa da padrone, con i movimenti sovranisti e anti-europeisti che crescono a dismisura e si candidano seriamente a provocare un forte scossone nell’Unione europea, la speranza per l’Europa sta nei giovani.
Quella che può apparire come pura retorica assume un significato diverso se si leggono i risultati dell’ultimo sondaggio curato da Demos con la fondazione Unipolis e condotto dall’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza.
Secondo lo studio, riportato anche da Ilvo Diamanti su Repubblica, è tra i cittadini più giovani che si sente meno il deterioramento della fiducia nei confronti dell’Ue. Un po’ perché le nuove generazioni sentono meno le polemiche del recente passato, un po’ per il loro irrefrenabile entusiasmo.
Dal sondaggio, emerge che in generale il sostegno all’Unione europea viene espresso da circa un cittadino su tre. Una percentuale, però, che si alza sensibilmente all’abbassarsi dell’età. Per questo, in paesi come l’Italia, l’Olanda o la Gran Bretagna (nonostante la Brexit), il grado di fiducia nella fascia compresa tra i 15 e i 24 anni sale al 65 per cento.
Tra i 25 e i 34 anni, poi, il gradimento cala al 53 per cento, per poi crollare nelle fasce maggiori di età, fino al 30 per cento tra i più anziani.
Diverso, invece, il discorso se si guarda alla Germania, che al contrario degli altri Stati membri ha subito meno il crollo di fiducia nell’Ue negli ultimi decenni. Anche vent’anni fa, infatti, in Germania quasi due cittadini su tre si dicevano contenti dell’Europa. E lo sono tutt’ora.
Merito, ovviamente, della posizione di centralità che i tedeschi vivono nell’Unione europea. Ma la Germania rimane pur sempre uno solo dei 27 stati membri. Ecco perché per l’Europa diventa essenziale il gradimento dei cittadini di tutti gli altri paesi membri.
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