Sondaggi europee 2019 | I cittadini europei ancora credono nell’Europa unita.
È quanto rivela il sondaggio realizzato in 8 paesi da YouGov per Repubblica e la Leading European Newspaper Alliance. I paesi interessati sono Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna, Italia e Svezia.
Il 61 per cento degli intervistati pensa che far parte dell’Europa sia un bene per il proprio Paese e che la globalizzazione debba essere affrontata solo con l’unità. I cittadini europei non negano i problemi dell’Europa, ma tuttavia pensano che per risolvere alcune sfide chiave sia necessario rimanere all’interno della Ue.
Per il 35 per cento degli europei intervistati, in particolare gli over 55, l’immigrazione è la sfida principale per il futuro.
Secondo la maggioranza, il 56 per cento, Bruxelles ha mal gestito la crisi dei rifugiati.
Tra le altre priorità e sfide a cui Bruxelles deve dare una risposta, vi è quella del cambiamento climatico. Il 29 per cento degli intervistati pensa che la sfida principale sia proprio la lotta per il clima.
Sondaggi europee 2019 fiducia cittadini | Nello specifico, queste sono le sfide percepite come più importanti dai cittadini degli otto paesi intervistati:
• Immigrazione 35%
• Cambiamento climatico: 29%
• Sicurezza: 23%
• Diseguaglianze economiche tra stati: 18%
“La crisi dell’euro e dei migranti sono ancora preoccupazioni significative, ma hanno perso parte dell’emergenza percepita il dibattito sul clima ha invece ottenuto più attenzione nell’ultimo anno”, dice a Repubblica Peter Mannot, l’analista di YouGov che ha curato il sondaggio. Quello del cambiamento climatico è un argomento che interessa principalmente la fascia di età tra i 18 e i 25 anni.
Il sondaggio evidenzia poi come la sfida economica sia in cima alle preoccupazioni degli europei. Secondo il 45% dei cittadini intervistati, l’Europa ha il compito di ridurre le diseguaglianze tra i Paesi, creando meccanismi di solidarietà economica e finanziaria.
Tra gli argomenti caldi secondo i cittadini europei, vi sono la minaccia rappresentata dalla Russia, percepita come tale dal 40 per cento degli intervistati e la minaccia della Cina, per il 31 per cento. A questo si accompagna un crescente crollo della fiducia nei confronti degli Stati Uniti, in particolare dopo l’inizio della presidenza Trump.