“Io fondamentalmente voglio mettermi in contatto con i futuri sindaci e dire: regà, basta scherzà, le idee dei vostri cittadini sono queste! Quale volete realizzare? Quale volete sposare? Ditemelo ora così poi ve rompo er cazzo quando sarete eletti! Hai capito Mattè?”
Quello che sta parlando col sottoscritto è Riccardo Pirrone. E, se magari il nome vi è nuovo, probabilmente lo conoscete, invece, come il social media manager di TAFFO: l’uomo che ha trasformato un’agenzia di pompe funebri in un fenomeno di costume (e oggi anche virtuoso franchising che da Roma ha conquistato o, meglio, “steso” mezza Italia).
Quello che, col suo fare singolarmente appassionato, mi sta raccontando è il progetto “Fai la storia” che è partito ieri sul web e ha già conquistato l’attenzione dell’attuale sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Se il riassunto iniziale non vi è bastato vado nel dettaglio: Riccardo, insieme a Renato Scattarella, digital strategist di multinazionali e appassionato di storia del territorio, hanno coinvolto, insieme a influencer chiamati a far conoscere e spargere il messaggio al meglio, 600 cittadini che non hanno mai fatto politica ma che hanno come obiettivo quello di aiutare Roma in vista delle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre.
“Sono venute fuori idee, progetti, iniziative, cose assolutamente non banali che riguardano tutta la città” continua a raccontarci. “Ora il nostro compito è fare pressione su chi sarà il prossimo primo cittadino perché ci lavori su. D’altronde chi è il sindaco se non colui che fa le veci dei cittadini? Per cominciare abbiamo “rifatto” i manifesti elettorali dei candidati come dovrebbero realmente essere. La scelta del romanesco non è casuale: mette in allerta i candidati al Campidoglio sul fatto che ora i romani si sono attivati e vogliono “fare la storia”.
Appena i manifesti “alternativi” sono stati postati il primo riscontro: la sindaca in carica Virginia Raggi l’ha condiviso…
Eh sì, dicendoci che ci farà sapere quale di questi progetti vorrà e potrà realizzare. Che poi alcuni sono veramente semplici: dai tuk tuk ecologici, all’istituzione di un giubileo per il 2025, la realizzazione di piste ciclabili o un trenino attorno al Grande Raccordo Anulare. Io credo che risponderanno tutti i candidati tranne Michetti (che scappa pure con gli altri candidati figurarsi con noi), ma anche se non si attiveranno dopo la nostra call, fidatevi che avremo altri modi che li costringeranno a fare i conti con noi. Sindaco avvisato, mezzo salvato.
Riccardo, però, la prima cosa che mi viene da pensare è: ma perché allora non vi siete candidati? Facevate una vostra lista ed eravate tutti contenti.
Ma no, è questo lo sbaglio. Ognuno deve fare il suo mestiere: io non sono un politico. Sono un comunicatore. Metto in relazione utenti con progetti e istituzioni in modo che ci siano giovamenti per entrambi. I cittadini così si sentono ascoltati e partecipativi. E magari non ti parcheggiano più in quinta fila sulla ciclabile. Ma come? L’hai voluta tu e ora me la tratti così? Eh no!
Allora diciamo: siete le sardine in salsa romana!
Eh no, le sardine si lamentavano e basta. Non c’era un progetto che fosse uno. Ora Mattia Sartori si candida e che vuole fare? Lo stadio del frisbee. Capisci la differenza? Qui non si lamenta nessuno ma prendiamo di petto chi verrà. Siamo un customer care all’ennesima potenza.
Tu hai già deciso chi voterai?
Beh, ma ovvio che non lo so. Voterò ovviamente chi mi convincerà di più e farà meno il paraculo!