Molti non sono ancora stati eletti ma già possono sperare in un aumento. Oggi i 7.904 sindaci italiani guadagnano infatti troppo poco: 1.659 euro lordi al mese nei comuni fino a tremila abitanti, 1.952 in quelli fino a cinquemila; nei capoluoghi di provincia arrivano a 10.080 euro, a 12.420 nei capoluoghi di regione. Il Senato, in commissione Affari costituzionali, il 21 settembre scorso ha cominciato a parlare di ritocchi.
Ben cinque i ddl all’esame: Luigi Zanda, Pd, Ignazio La Russa, FdI, Matteo Salvini, Lega, Virginia Tiraboschi e Nazario Pagano, Forza Italia, con due proposte separate. Ma di quanto va aumentato l’assegno? Per il Pd bisogna parametrarlo a quello di governatori e consiglieri regionali (costo previsto: 220 milioni), mentre Fdi e Fi (Pagano) puntano a garantire ai sindaci delle città metropolitane lo stesso stipendio dei parlamentari. La Lega, invece, ha come asticella il trattamento dei presidenti di sezione della Cassazione. E Tiraboschi? Vuole utilizzare i risparmi derivanti dal taglio dei parlamentari per destinarli ai sindaci dei piccoli comuni.
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