Sgarbi contro Gad Lerner a Pontida: “Ti hanno reso pan per focaccia”
Anche Vittorio Sgarbi entra nel merito degli insulti contro il giornalista Gad Lerner al raduno di Pontida della Lega: “Dal punto di vista del politicamente corretto se Salvini fosse stato ipocrita avrebbe potuto risolvere subito la situazione dicendo che un giornalista in quanto tale non va aggredito”.
I militanti del 33esimo raduno di Pontida hanno urlato contro Lerner frasi come: “Massone, straccione, vai a casa, figlio di cento padri, spargi sempre merda su di noi, oggi sei tu che hai la merda, provocatore”; “Ebreo, tagliati la barba” o “Buffone, pezzo di mer**, bastardo”.
Secondo il critico d’arte, “la responsabilità di questi gesti razzisti non è del leader del partito ma di un clima che vede alcuni militanti fuori controllo. Anzi questo episodio è più svantaggioso per la Lega in quanto adesso sarà il pretesto per accusare i leghisti di antisemitismo”.
“Mi sembra che sia corretta la definizione data di Lerner come un provocatore – dice Sgarbi – perché le sue affermazioni sia sui social che in televisione sono sempre state molto dure e violente. Gli hanno reso pan per focaccia”.
“L’aggressività verbale” di Lerner secondo Sgarbi
Sgarbi cita poi esempi di aggressività verbale di Gad Lerner in alcune sue ultime analisi: “Se pensiamo a un tweet che aveva fatto qualche tempo fa su un’esplosione in Corea del Nord in cui si augurava che Salvini fosse lì, non dobbiamo meravigliarci se poi le reazioni nei suoi confronti sono altrettanto aggressive. Lui stesso ha a lungo attaccato in modo diretto Salvini che ha mostrato molta resistenza e autocontrollo”, commenta Sgarbi.
“Il partito di Salvini ha quasi raddoppiato i voti rispetto ai partiti di sinistra a cui appartiene Lerner, è ovvio che in una così grande rappresentanza popolare ci possano essere anche atteggiamenti razzisti, ci dispiacciono ma li si comprende. La sua presenza a Pontida ha suscitato dei malumori ma Salvini non ha nessuna responsabilità”, chiosa Sgarbi.
Che poi fornisce un consiglio al leader della Lega in merito all’accaduto: “Dal canto mio consiglierei a Salvini di prendere le distanze dalle affermazioni antisemite anche perché non è nemmeno giusto indicare certi luoghi come non frequentabili da parte della stampa – spiega – il modo migliore per prendere le distanze da Lerner sarebbe stato ignorarlo, purtroppo i partecipanti di Pontida non sono stati in grado di farlo ma la responsabilità non è dei vertici e non bisogna attribuire per questo alla Lega una natura di intolleranza che non la caratterizza”.
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