“Non avevo capito di essere ad una serata ufficiale al MAXXI, ma credevo di essere tra tre amici al bar, il presidente del Mart, Morgan e io. Ero lì a fare un teatrino con amici. Il fraintendimento strumentale è scoppiato poi. Mi dispiace se qualcuno si è offeso, ma ho solo parlato del mio cancro che ha limitato la mia attività erotica”.
Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi è tornato sul caso scoppiato intorno al suo intervento alla serata di apertura di Estate al MAXXI il 21 giugno scorso. Lo ha fatto a Palermo nel corso della presentazione di un nuovo, grande progetto di arte urbana dell’artista Davide Puma: Manifesto. Amore a cielo aperto. “C’erano 300 persone – ha puntualizzato Sgarbi – e un equivoco è diventato un caso italiano, ha fatto più rumore dell’incontro tra Fedez e Rosa Chemical. Un prete rimane prete anche quando è in bagno, e io rimango sottosegretario anche se parlo e faccio da spalla ad un amico”.