Lo scorso 27 aprile è stato creato un sito che classifica i componenti della direzione Pd sulla base delle opinioni espresse a proposito dell’eventuale alleanza di governo con il Movimento Cinque Stelle.
Il sito si chiama Senzadime.it e prende il nome dall’hashtag nato dopo le elezioni per escludere la partecipazione del Pd a un’alleanza di governo.
Su un possibile confronto con M5S, il 3 maggio è chiamata ad esprimersi la direzione nazionale del Partito democratico (qui la diretta e tutte le informazioni da sapere).
Il creatore del sito, Alberico De Luca dice di essere un elettore del Pd e di aver creato la piattaforma per garantire la “trasparenza” sulla questione.
Il sito ha scatenato una polemica all’interno del partito, e il 2 maggio il gestore ha rimosso i nomi, sostituendoli con la scritta “omissis”.
“Leggo di un sito che classifica i componenti della nostra direzione PD sulla base delle opinioni espresse a proposito del confronto con il Movimento Cinque Stelle”, ha commentato Martina. “Siamo arrivati a questo? Voglio credere per tutti di no e mi aspetto che venga chiuso. C’è un limite che non andrebbe mai valicato”.
Il ministro Franceschini, invece, ha commentato la vicenda in un tweet: “Quando in una comunità politica alla vigilia di una discussione seria che riguarda il partito e il Paese si arriva a questo, c’è qualcosa di profondo che non va”.
Quando in una comunità politica alla vigilia di una discussione seria che riguarda il partito e il Paese si arriva a questo, c’è qualcosa di profondo che non va.
https://t.co/OmiSDwe5dH— Dario Franceschini (@dariofrance) 2 maggio 2018
Sul sito, intanto, è comparso questo aggiornamento:
“Il PD non è una società privata come la Casaleggio Associati. È un partito plurale, aperto, in cui tutti i membri della Direzione Nazionale esprimono la loro legittima idea. Alcuni esponenti del Partito Democratico hanno chiesto di chiudere questo sito che si limita a riportare opinioni espresse pubblicamente, come nelle migliori tradizioni anglosassoni, con i riferimenti e i link ai tweet e alle dichiarazioni. Era ispirato a un principio di trasparenza democratica nelle scelte fondamentali che connotano la vita nazionale. Non intendeva dividere il Partito, ma informare gli elettori.
Su ogni nome adesso troverete un “omissis”, vista l’intenzione dei diretti interessati a non mostrare la propria linea politica in forma aggregata.”