“La maggioranza che non vota compatta e fa partire un governo nel peggiore dei modi possibili per le voglie della Ronzulli è deprimente. Dall’altro lato abbiamo un’opposizione che ha votato Ignazio La russa, che è la peggiore figura possibile per il Senato rivendicando l’eredità di Mussolini, per noi cancellata dall’eredità della resistenza italiana”, così il leader di Azione Carlo Calenda a TPI margine della manifestazione in sostegno dell’Ucraina davanti all’ambasciata russa, al termine della giornata in cui il senatore di FdI Ignazio La Russa è stato eletto sullo scranno più alto di Palazzo Madama con 17 voti provenienti dai partiti dell’opposizione.
I senatori di Forza Italia, infatti, si sono astenuti per indicazione del presidente Silvio Berlusconi, il quale si è ribellato ai presunti No di Meloni a Licia Ronzulli, che l’ex cavaliere avrebbe voluto alla Sanità o all’Istruzione nella futura squadra di governo. Tra i principali indagati che hanno contribuito all’elezione di La Russa ci sono proprio Matteo Renzi e Carlo Calenda, accusati anche da Pd e M5S di essere andati in soccorso del centrodestra.
Ma il leader di Azione respinge le accuse. “Il mio voto a La Russa non può esserci stato, basta che andate a vedere i filmati per capire “, assicura. “Sono entrato e uscito in un nano secondo. Tra l’altro i voti mancanti sono 17, e tutto il gruppo ne ha nove, abbiamo votato scheda bianca. Ma prima o poi, queste cose si verranno a sapere”, conclude.