Dpcm, dal 7 gennaio scuole superiori in presenza al 50 per cento
I licei e gli istituti tecnici, costretti alla didattica a distanza dalla bozza dell’ultimo Dpcm, torneranno a scuola al 50% il 7 gennaio. Così ha deciso il Consiglio dei ministri, dopo una lunga discussione sul nuovo Dpcm e sul decreto per le misure relative al Natale, con i 5 Stelle decisi a tornare in classe subito, prima delle festività natalizie. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina avrebbe assicurato ai colleghi la ripartenza in piena sicurezza.
“Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nella bozza del Dpcm del 3 dicembre – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.
“Le scuole sono in grado di riaprire sin da subito, siamo in grado di farlo”, avrebbe garantito il ministro Azzolina. Ma davanti a chi sollevava i dubbi delle regioni, che hanno chiesto di ripartire a gennaio con la didattica in presenza, il capo delegazione del M5S Alfonso Bonafede avrebbe chiesto di fugare tutti i dubbi e le problematiche del caso: i governatori, la riflessione durante il Cdm, devono spiegare cosa c’è che rallenta la ripartenza, “altrimenti a gennaio ci troviamo con gli stessi problemi, e non possiamo permetterci ulteriori rinvii”.
Nella discussione sulla riaperture delle scuole in Cdm si sarebbe quindi convenuto che si procede con le regole delle fasce esistenti e con il fatto che a breve molte regioni torneranno gialle, il che comporterà il ritorno in classe per i ragazzi delle medie. Poi a gennaio sarà la volta delle scuole superiori.