“I test sierologici sono su base volontaria: tante persone del mondo della scuola ce li hanno chiesti ma sono su base assolutamente volontaria”. A specificarlo è stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina intervenendo in un Tg di Tv2000, dove ha anche aggiunto: “Gli studenti misureranno la temperatura a casa. La misura della temperatura corporea viene fatta a casa intendendo così responsabilizzare ancor di più anche le famiglie”. Se gli alunni avranno una temperatura di “37,5 gradi non potranno essere portati a scuola”, ha concluso la ministra, confermando dunque che sarà necessaria la collaborazione delle famiglie, soprattutto nel caso degli alunni più piccoli.
Azzolina ha tenuto a dire che è questa la verità e quindi di diffidare delle fake news “come quelle a cui Salvini ci ha abituato, che finiscono per preoccupare le famiglie. Il Paese non le merita”, ha sottolineato. Nessun docente, Ata o studente, quindi, sarà obbligato a sottoporsi ai test: per loro, dunque, questa sarà solo un’opportunità e non una imposizione.
Per la mattinata di oggi, mercoledì 15 luglio, è previsto un tavolo tecnico con i ministeri di Sanità, Istruzione, Affari regionali, Regioni, Comuni e l’ufficio del Commissario Domenico Arcuri per accelerare il censimento del personale della scuola da sottoporre al test sierologico e organizzare tempi e modi dello screening prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Azzolina ha quindi confermato che “sarà il commissario Arcuri a gestire il bando di gara sia per i test sierologici che i banchi questo ci permette di velocizzare le procedure. È partito il bando per 2 milioni di test sierologici: questo test sarà fatto al personale scolastico e darà tranquillità anche psicologica a tutti”. “A questo – ha continuato la ministra – si aggiungerà il bando per i banchi” monoposto anti-Covid: attendiamo che il decreto Semplificazioni venga pubblicato in Gazzetta ufficiale e poi procederemo”.
“La scuola riprenderà il 1 settembre per tutti gli studenti che hanno recuperi da fare o potenziare gli apprendimenti, poi dal 14 si rientrerà tutti a scuola. Abbiamo lavorato seguendo il principio di prudenza e sulla base dei documenti sappiamo che dobbiamo mantenere il metro di distanza statico tra studente e studente mentre se facciamo riferimento alla distanza tra cattedra e banchi la distanza è di due metri. Stiamo lavorando con tutti gli attori all’interno dei tavoli regionali per una scuola in presenza e sicurezza”, ha concluso Azzolina.
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