Sconfitti elezioni europee 2019 – Emma Bonino, Pippo Civati, Alessandra Mussolini, Cecile Kyenge, Daniela Santanché, Elisabetta Gardini. Sono solo alcuni dei nomi dei grandi sconfitti alle elezioni europee 2019.
L’ex deputato Pd e fondatore del partito politico Possibile non è riuscito a farsi eleggere nonostante la candidatura nella Circoscrizione Italia nord-occidentale con la lista Europa Verde: i 8.199 voti ricevuti da Civati non sono sufficienti per andare in Europa.
Lo stesso per la leader radicale ed ex ministro degli affari esteri nel governo Letta. Il partito di orientamento europeista e liberale +Europa di Emma Bonino non ha superato il 4% e per questo non siederà nel Parlamento europeo.
“In questa campagna elettorale non si è parlato di Europa. Noi di +Europa siamo stati gli unici ad affrontare nel merito i temi che erano alla base di queste elezioni. Gli altri hanno fatto i conti sulla realtà italiana”, ha commentato la Bonino.
Tra gli altri esclusi ‘eccellenti’ c’è anche Daniela Santanché che resta a casa con 7.878 voti raccolti nel nord-ovest. Bocciatura anche per l’ex ministro per l’integrazione in quota Pd Cecile Kyenge: le sue 1.151 preferenze non bastano per confermarsi eurodeputata.
Niente da fare anche per Marco Rizzo e Paolo Ferrero, 5mila preferenze il primo e oltre 8mila il secondo con la lista La Sinistra. E poi fuori dai giochi il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il giornalista Corradino Mineo, entrambi candidati con La Sinistra.
Elisabetta Gardini, passata da Forza Italia a Fratelli d’Italia e in corsa per la circoscrizione Nord Est, ottiene 14.669 voti a Padova ma il successo personale non le basta per essere riconfermata.
Niente da fare neanche per Simone Di Stefano, CasaPound e Roberto Fiore di Forza Nuova. Bocciati dalle urne infine i due Mussolini, Alessandra di Forza Italia (circoscrizione Italia Meridionale) e Caio Giulio di Fratelli d’Italia.
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