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    Malumori nella Lega nei confronti di Matteo Salvini. Critiche di Giorgetti alla campagna elettorale

    Nel Carroccio è tempo di analizzare la sconfitta in Emilia-Romagna: e il leader viene messo sotto accusa

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 29 Gen. 2020 alle 09:43 Aggiornato il 29 Gen. 2020 alle 10:03

    I malumori nella Lega e tra gli alleati per la sconfitta di Salvini in Emilia

    Dopo la sconfitta della Lega in Emilia-Romagna, nel Carroccio e tra gli alleati di Matteo Salvini crescono i malumori per come l’ex ministro dell’Interno ha gestito la campagna elettorale.

    Secondo un retroscena pubblicato da La Repubblica, infatti, il leader leghista, una volta rientrato dall’Emilia-Romagna, avrebbe incassato le critiche del suo braccio destro: l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.

    Il dirigente leghista avrebbe rimproverato Salvini per la sua campagna elettorale, considerata al di sopra delle righe.

    L’episodio della citofonata al Pilastro e i toni esasperati per tutta la durata della campagna elettorale, secondo Giorgetti, non avrebbero fatto altro che allontanare quegli elettori moderati che la Lega ancora non riesce a intercettare.

    Secondo Giorgetti, infatti, la Lega dovrebbe intercettare i voti in uscita da Forza Italia. Per riuscirci, però, è necessario abbassare i toni.

    Salvini avrebbe fatto mea culpa, ammettendo che la Lega va forte nelle periferie, mentre non riesce a sfondare nella grandi città.

    Un dato che potrebbe creare più di qualche problema in vista del voto a Milano e Roma nel 2021.

    Ma i problemi per il leader del Carroccio non finiscono qui. La spallata al governo Conte è fallita, mentre all’orizzonte ci sono nuove elezioni regionali.

    Tuttavia, dopo la sconfitta in Emilia-Romagna, gli alleati di centrodestra, ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia, non sono più disponibili a fare altre concessioni a Salvini.

    Forza Italia ha già avanzato la candidatura di Stefano Caldoro in Campania, appoggiata da Fratelli d’Italia che, in cambio, ha il sostegno degli azzurri per la candidatura a governatore di Raffaelle Fitto in Puglia.

    La stessa Giorgia Meloni d’altronde ha avvertito l’ex ministro dell’Interno: “Ho già spiegato a Matteo che i nostri candidati in Puglia e Marche non si toccano e non ho bisogno di dubitare della parola che mi ha dato”.

    La Lega, dunque, dovrà accontentarsi di Veneto, con il governatore uscente Zaia, e Toscana, dove salgono le quotazioni del sindaco leghista di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a meno che non deciderà di correre da sola. Regionali a parte, Salvini deve guardarsi anche da Giorgia Meloni, il cui partito continua a crescere nei consensi e nei sondaggi, la quale sogna la spallata all’ex ministro dell’Interno.

    In un’intervista a Rete 4, infatti, la leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato: “Io candidata premier? Una cosa che mi fa tremare i polsi, ma penso ci siano le condizioni per una donna, sono pronta a misurarmi”. La sfida a Salvini è lanciata.

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