Ivan Scalfarotto, neo-sottosegretario agli Esteri, è tra i parlamentari che hanno lasciato il Pd per aderire a Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi. “Spero che questa separazione metta tutti noi in condizione di fare meglio il nostro lavoro e di ritornare a focalizzarci su obiettivi veri, anziché su discussioni interne”, spiega a TPI a margine della presentazione del partito, avvenuta nella serata di ieri, giovedì 26 settembre, a Milano.
“Mi aspetto dell’entusiasmo, fare politica per il piacere di farla, con passione, andando a provare a fare le cose e migliorare la vita dei nostri concittadini”, dice Scalfarotto. “Questo è l’obiettivo che si ha quando si inizia a fare politica, poi si rimane spesso ingabbiati in ragionamenti che i nostri concittadini capiscono meno”.
Il taglio dei parlamentari? “Ho votato contro, ci sono cose da rivedere in termini di rappresentatività soprattutto al Senato”, osserva il deputato di Italia Viva. “Per questo nell’accordo di governo c’è un lavoro da fare sulla legge elettorale: le due cose devono andare insieme”.
Scalfarotto parla anche di fine vita, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha sancito la liceità, in alcuni casi, del suicidio assistito. “Sono iscritto all’Associazione Coscioni quindi la mia posizione è nota”, chiarisce. “È chiaro che quando un cittadino per chiedere un diritto deve ricorrere alla magistratura è una sconfitta della politica”.
“Che il Parlamento non abbia legiferato è stata una cosa seria e grave. Per 10 mesi c’era un’altra maggioranza. Noi nella scorsa legislatura abbiamo fatto leggi difficili, come la legge sul testamento biologico e sulle unioni civili. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche su un tema che non può essere ideologico.