Incontro nazionale delle sardine a Roma: cosa hanno deciso
“Tornare prima possibile nelle piazze: questo è l’obiettivo di questa riunione in cui ci siamo conosciuti”, lo ha dichiarato Mattia Santori al termine dell’incontro nazionale tra i promotori delle sardine, che si sono riuniti per la prima volta a Roma il 15 dicembre dopo la manifestazione di sabato 14 in Piazza San Giovanni.
Il “congresso” a porte chiuse è iniziato questa mattina allo Spin Time Labs, una sorta di centro sociale a due passi da Piazza San Giovanni, e ha riunito circa 150 promotori delle iniziative di piazza locali che si sono tenute in questo mese, a partire da quando il 14 novembre gli ideatori del movimento hanno riempito piazza Maggiore, a Bologna, in contemporanea alla convention Salvini-Borgonzoni.
A pochi minuti dalla fine dei lavori, durati circa quattro ore, la pagina Facebook delle 6.000 sardine ha condiviso un post per sintetizzare il contenuto dell’incontro: “Continuare a presentare un’alternativa alla bestia del sovranismo e alle facili promesse del pensiero semplice”.
“Dialogo. Per riassumere in una parola cosa è successo nel primo “congresso” delle Sardine basta una parola. Che passa dall’ascolto, dall’empatia, dalla non violenza, dall’accettazione delle diversità. E da un obiettivo comune: tornare sui territori subito. Continueremo a difendere la complessità. E lo faremo in maniera semplice, gratuita, creativa”, si legge ancora nel post, accompagnata dalla foto dei 150 partecipanti.
“L’obiettivo delle persone che vedete in questa foto non è decidere o comandare. Ma coinvolgere. Se lo vorrete ci rivedremo presto. Basterà accettare ancora una volta l’invito. Basterà, uscire dal mondo digitale. Basterà decidere chi volete ascoltare. Noi siamo qui. Ci saremo sempre. Non ci lasciate soli. Non ci lasciamo soli”, concludono le sardine.