Sardine a Milano per protestare contro la Lega
Mentre la Lega si è riunita all’Hotel Da Vinci di Milano per il congresso straordinario che ha ufficialmente cambiato identità al partito, ora diventato nazionale, le sardine hanno organizzato una contro manifestazione a pochi metri dalla sala congressi, al Parco Nord.
Numerate da 1 a 49, come i milioni di euro che secondo la magistratura la Lega Nord deve restituire allo Stato, questa volta hanno radunato solo una sessantina di persone, forse per colpa della pioggia o del luogo periferico in cui si è tenuto il flash mob.
Anche se in pochi, hanno rispettato il programma: dopo aver attraversato una parte del parco cantando le consuete ‘Bella ciao’ e ‘Milano non si lega’, si sono avvicinate al retro dell’albergo in cui oggi il partito fondato da Bossi ha cambiato statuto.
“Li rivogliamo tutti”, hanno gridato in coro, riferendosi ai 49 milioni. “È un furto allo Stato da parte di questi personaggi che costituendosi in una nuova identità politica vogliono fare un colpo di spugna”, ha detto la sardina ‘numero 49′, di 70 anni, dicendosi “indignata”.
Quella di oggi, ha spiegato poi all’Ansa uno dei portavoce delle sardine milanesi, Simona Redegondi, è una “manifestazione anche contro il partito che ha voluto i decreti sicurezza”, e infatti sono state raccolte coperte ed indumenti “per i tanti che conseguentemente ai decreti sicurezza rimarranno per strada”.
“Il nostro obiettivo è di sollecitare la politica perché riprenda a fare una politica corretta e che pensi alle persone, e protestiamo contro chi non sta al governo ora perché la loro politica di odio é sempre molto forte”.
“Spingiamo attraverso la nostra presenza e le nostre manifestazioni affinché la risposta del governo sia più efficace“, ha concluso la portavoce.
Intanto all’Hotel Da Vinci la Lega Nord è diventata ufficialmente la Lega Salvini Premier, portando così a compimento una transizione che era in corso da ormai almeno due anni.
Presenti moltissimi padri e militanti storici della Lega Nord, da Umberto Bossi a Roberto Maroni, da Luca Zaia a Mario Borghezio e Giancarlo Giorgetti.
“Oggi è il funerale della Lega? Col cazzo, oggi è il funerale degli altri. La Lega è il partito nazionale dei popoli del Nord e questo ormai tutti li hanno capito. Nella Lega non ci sono litigi per fortuna, sarebbe un modo per dare soddisfazione agli altri. Ci saranno delle discussioni da fare, ma è normale in un partito”, ha dichiarato Umberto Bossi sul palco.
E nel suo intervento ha parlato anche delle sardine, definite un movimento “da non sottovalutare”.
“È una cosa che ha già un partito, il partito c’è”, ha affermato il fondatore del Carroccio: “È il Pd”.
“Non sono da minimizzare, sono una cosa sociale, che va tenuta presente, va considerata. La sinistra ha messo in piedi le sardine per creare una spinta sociale, aumenteranno il consenso del Pd“, ha aggiunto Bossi.