In Senato c’è stata l’informativa della ministra del Turismo Daniela Santanchè.”Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi”, ha sottolineato Santanchè.
“Spero vorrete darmi atto che a fronte della richiesta di alcuni gruppi di opposizione e dico alcuni e non tutti, ho subito dato la disponibilità a riferire cosa che qualcuno considera ha anche considerato eccessiva”, ha affermato la ministra. “Contro di me è in atto una strumentalizzazione politica. Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio. Sono qui per il rispetto che deve a questo luogo e ai cittadini che rappresentiamo”, ha detto Santanchè.
Dalla stampa arrivano “pratiche sporche e schifose”, ha sottolineato la ministra del Turismo. “Ringrazio per la solidarietà i ministri e la presidente del consiglio. Ho preferito non fare pesare al governo le conseguenze di una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti”.
“Faccio impresa da quando ho 25 anni, sono partita da Cuneo con la forza del lavoro contando solo su me stessa, ho raccolta importanti successi imprenditoriali, sono fiera di aver dato lavoro a tante persone. Ho investito nella pubblicità nell’intrattenimento e poi nell’editoria. Ho potuto scrivere pagine di sucesso”, ha proseguito Santanchè. “Non mi sono mai appropriata di nulla che non mi appartiene, non ho mai abusato delle mie posizioni apicali delle aziende, sfido chiunque a dimostrare il contrario”.
“Ho fatto ricorso a strumenti messi a disposizione di tutte le imprese dalle leggi ancora vigenti. Il mio progetto di ristrutturazione è molto più virtuoso di quello di altre aziende nelle stesse condizioni. Essere un imprenditore e anche un politico non significa che gli sia proibito fare ricorso alle leggi vigenti, non ho avuto favoritismi ma nemmeno ci deve essere un’indebita penalizzazione ad personam”, ha detto ancora Santanchè”.
Entrando nel merito delle società, “da Ki group srl ho incassato 27mila euro lordi in tre anni, una media di 9mila euro l’anno per gli anni precedenti, tra 2014 e 2018 in cui la società ha fatto margini operativi positivi, ho percepito dalla capogruppo un valore lordo annuo di circa 100mila euro”, ha detto Santanchè sottolineando che non si tratta dei “compensi stratosferici” di cui si è parlato.
“Non ho mai avuto nessun controllo nel settore dell’alimentare biologico come molti media hanno raccontato”, ha proseguito la ministra. “Nel 2010 il gruppo del settore biologico (di cui si parla ndr) è stato preso non da me ma dal padre di mio figlio con cui non avevo più alcun legame e comunque con il suo intervento i lavoratori hanno avuto 12 mesi di retribuzione”.
“Per questa complessa operazione di risanamento” delle 4 società Visibilia “ho messo a disposizione il mio patrimonio, per tutto ciò mi sarei quasi aspettata un plauso e sfido chiunque a indicarmi un numero cospicuo di persone che impegnano tutto il patrimonio per salvare le aziende”.
“Cosa resta alla fine: note di colore sul mio abbigliamento, per le case, per le mie amicizie, per i nomignoli che mi sono stati dati. Mi hanno anche accusato erroneamente di aver preso delle multe in sosta vietata quando le multe erano dell’arma dei carabinieri a cui avevo dato in comodato una mia auto per rinunciare ad una di scorta. Io non ho nessuna multa da pagare”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo al Senato.
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