Inchiesta sierologici al San Matteo, spunta il nome di Salvini in una chat
Spunta il nome di Matteo Salvini in una chat inerente l’inchiesta sui vertici del Policlinico San Matteo di Pavia e della multinazionale Diasorin, indagati per turbata libertà nella scelta del fornitore di test sierologici contro il Coronavirus in Lombardia. Secondo gli investigatori, l’azienda piemontese Diasorin sarebbe stata favorita, a discapito di altre potenziali concorrenti, poiché ha ricevuto i risultati delle ricerche e delle sperimentazioni sui test sierologici portate avanti dalla Fondazione San Matteo di Pavia. Gli inquirenti non escludono che siano intervenute anche pressioni politiche nella scelta del contraente, perché i sindaci della Lega che pretendevano di ricorrere ad aziende diverse da Diasorin per condurre i test, sarebbero stati minacciati da esponenti regionali del Carroccio di essere allontanati dal partito.
È il caso di Roberto Francese, sindaco di Robbio, il quale avrebbe utilizzato test differenti da quelli prescelti: il primo cittadino ha dichiarato a Fanpage.it che numerosi esponenti di maggioranza si erano recati da lui per fare lo stesso. E adesso il Fatto Quotidiano e la Provincia Pavese riportano una chat in cui alcuni amministratori locali parlano dello stesso Francese, e in cui comparirebbe anche il nome del leader del Carroccio, Matteo Salvini, al momento totalmente estraneo ai fatti. “Ho sentito Matteo – dice un esponente di spicco della Lega nella chat con altri amministratori – chi sta con quel miserabile è fuori dal partito”. La replica dell’ex vicepremier sul presunto coinvolgimento non è tardata ad arrivare. “Fanno ridere. A me delle chat non me ne frega un accidente. C’è un’inchiesta su persone serie dell’ospedale di Pavia? Secondo me è una vergogna”: ha detto Salvini a margine di una visita a Bologna per l’inaugurazione di una sede della Lega a chi gli chiedeva un commento.
“Io dico che durante l’emergenza chi faceva ricerca, chi parlava di test sierologici dovrebbe solo essere ringraziato. L’unico risultato di queste pseudo inchieste è far scappare le imprese. Il Policlinico San Matteo di Pavia ha fatto, da solo, il 2 per cento della ricerca scientifica mondiale durante il Covid. Se invece di essere ringraziati vengono indagati – ha concluso il leader della Lega – il risultato è che le aziende scappano e non fanno più ricerca e investimenti in Italia”. Intanto la procura di Pavia, che aveva già spiegato di voler approfondire il filone “politico” dell’inchiesta, sta adesso vagliando i contenuti della chat e le presunte diffide dell’Agenzia per la tutela della salute (Ats) di Pavia ai Comuni affinché non effettuassero test diversi dal Diasorin.
Leggi anche: 1. Lombardia, inchiesta sui test sierologici: indagati i vertici di San Matteo e Diasorin 2. Caso camici, il governatore della Lombardia Fontana indagato: “Regione corretta” 3. L’Italia post-Covid si risveglia povera e gli italiani hanno fame: reportage da Brescia 4. Accordo del Consiglio europeo sul Recovery Fund: all’Italia destinati 209 miliardi. Conte: “Momento storico, difesa dignità dell’Italia”
5. Come nasce un focolaio al ristorante: il caso di Savona (in due tavoli diversi) 6. Il dualismo del virologo Lopalco: in tv richiama alla prudenza, in Puglia (dove è candidato) riapre tutto 7. Recovery Fund, cosa prevede l’accordo Ue e quanti soldi avrà l’Italia