Salvini Trenta migranti | Sbarchi | Polemiche | Twitter
“Non rispondo alle polemiche. Il lunedì mattina mi alzo contento, altri un po’ nervosetti, problema loro”: ad affermarlo è il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rispondendo in tono polemico a una domanda sulle affermazioni della ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, sui soccorsi ai migranti in mare.
Il botta e risposta tra i due ministri arriva dopo l’ira di Elisabetta Trenta “perché quanto che sta accadendo in questi giorni sulle coste del Mediterraneo si sarebbe potuto evitare”.
La ministra Trenta ha preso le parole del leader della Lega contro la Marina militare come l’ennesimo affronto ai soldati e reagisce con durezza: “È sorprendente che ora torni ad attaccare i militari dopo che siamo stati noi a chiedere al Viminale se volevano supporto per il trasbordo dei migranti a Malta, visto che nessuno veniva a prenderseli”.
Poi la risposta piccata del vice premier. A margine della cerimonia per il centenario dell’Associazione nazionale alpini a Milano, Matteo Salvini ha sottolineato: “Replicano i numeri. La missione Sophia, con tutto il rispetto, recuperò decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia, perché questo prevedevano le regole della missione. Ditemi se il contrasto dell’immigrazione clandestina è recuperare decine di migliaia di immigrati in giro per il Mediterraneo e portarli tutti in Italia”.
Salvini ha anche lanciato la nascita di un organismo del ministero dell’Interno: “Già entro la settimana avremo un comitato per l’ordine e la sicurezza al Viminale su questo ed altri temi”.
In termini di dati, il Viminale confronta gli sbarchi avvenuti in questi mesi del 2019 con lo stesso arco di tempo nel 2017 e 2018 e il dato più eclatante è la diminuzione degli sbarchi che l’Italia ha visto in questi tre anni.
Si è passati da 85.137 persone arrivate via mare sulle coste italiane nel 2017, anno di svolta della crisi nel nord Africa, dopo il quale scattarono gli accordi tra Italia e Libia; a 16.750 nel 2018, fino alle 3.071 di quest’anno.