Salvini: “La sinistra è ossessionata da me. Parlerò con Draghi di riaperture”
Attacca il ministro Speranza e la sua linea rigorista sulle chiusure, annuncia un prossimo incontro con il premier Draghi per parlare di riaperture e accusa la sinistra di essere ossessionata da lui. “Non lo dico per me, ma di certo c’è una campagna di odio politico e personale in un momento così delicato non aiuta”, osserva il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato da Marco Cremonesi su Il Corriere della Sera.
“Per il Covid, c’è il vaccino. Purtroppo, per la salvinite no. E loro sono ossessionati, non pensano ad altro… Il problema? Non è il Covid, è Salvini”, protesta il segretario leghista, che accusa la sinistra di “ignoranza, provincialismo e soprattutto razzismo”. Il riferimento è in particolare alle critiche piovutegli addosso dopo il recente incontro a Budapest con i premier di Ungheria, Orban, e Polonia, Morawiecki, per parlare di un possibile nuovo gruppo al Parlamento europeo.
“Ho incontrato i primi ministri di due Paesi amici dell’Italia, con uno scambio commerciale e relazioni culturali ed economiche importantissime”, si difende Salvini. “La Polonia è un Paese Nato fondamentale, un argine alle ambizioni russe. Ma non va bene. Se parlo con Israele non va bene, con i polacchi non va bene, con gli Stati Uniti neanche. Mi hanno attaccato anche quando ho incontrato i ministri di San Marino. Sono ignoranti e razzisti”.
“Se lo spirito del Pd è questo, significa che se ne fregano del richiamo del presidente Mattarella”, protesta il leader della Lega. “Tutto mi terrebbe lontano dalla sinistra, ma l’amore per questo Paese fa premio su tutto. Anche gli attacchi sono seccanti”.
Ma il “problema vero”, prosegue, è che “l’ideologia del ministro Speranza comincia a essere preoccupante”. Negli ultimi giorni Salvini e il ministro della Salute si sono scambiati reciproci attacchi sul tema delle restrizioni anti-Covid: il leghista spinge per riaprire, Speranza non arretra sulla sua linea di fermezza e prudenza.
Nell’intervista al Corriere, Salvini esprime al collega “totale e convinta solidarietà per le minacce di morte che ha ricevuto”. Ma – dice – “sulle riaperture mi è sembrato di parlare con una parete. Gli ho detto che l’Italia è lunga, sono 8 mila comuni, che si apre solo dove i contagi e il sistema ospedaliero non sono sotto pressione. Lui mi ha detto che no, ad aprile la scienza non vale. Ma attenzione: dopo il Covid dovremo fronteggiare un’altra emergenza…”.
Secondo il leader della Lega, “dopo il Covid ci sarà un’altra ondata epidemica, quella psicologica e psichiatrica”. “Continuano a dirmi che chiusure come quelle che stiamo attraversando stiano creando problemi giganteschi ad adulti e bambini”, sottolinea Salvini. “Che un ministro della Salute lo sottovaluti… Non va bene”.
Salvini ha chiesto quindi un incontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “per parlare di ritorno alla vita”. “L’asse con Draghi è ferreo”, assicura il leghista. “Lui dice che si riaprirà sulla base della scienza e dei dati medici. E io sono d’accordo”.
“Ma siccome ci sono intere regioni in cui la situazione per fortuna è più tranquilla, aggiungo che il riaprire in questi territori non è un capriccio di Salvini, ma la risposta a un’emergenza economica drammatica. Speranza però continua a dire “rosso, rosso, rosso…”. Sarà un riflesso condizionato indotto dalla sua storia”.
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