Che Matteo Salvini e Roberto Saviano non si amino è cosa nota. Stavolta però l’ennesimo scontro tra lo scrittore e il leader della Lega potrebbe finire nelle aule di un tribunale.
Il ministro dell’Interno, infatti, ha annunciato che sporgerà querela nei confronti dell’autore di Gomorra: “Querelo raramente ma oggi lo faccio volentieri nei confronti del signor Saviano che non può permettersi di dire di me che ‘…qui si tratta di un uomo che vuole far annegare le persone'”, ha detto Salvini.
“Quest’uomo (cioè io!) vuole fare annegare le persone”.
Il signor Saviano ha vinto una bella querela, non dal Salvini ministro ma dal Salvini papà! https://t.co/TjfReRHlXo— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 3 giugno 2018
Tutto è iniziato con le dichiarazioni rese dallo stesso Salvini il giorno dopo aver giurato come ministro dell’Interno: “Per i clandestini è finita la pacchia, devono fare le valigie, con calma, ma se ne devono andare”, aveva detto il vicepremier.
Per poi chiosare: “Sulle Ong stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani”.
Parole, specie quelle sulla “pacchia” dei clandestini, che hanno suscitato lo sdegno di molti, e che non sono piaciute nemmeno a Saviano. Quest’ultimo, però, ha deciso di andarci giù pesante, e in un video pubblicato sul sito del quotidiano Repubblica ha dapprima contestato nel merito le dichiarazioni di Salvini, per poi affondare il colpo con un attacco molto duro.
“La poca conoscenza che ha il ministro Salvini del diritto del mare – ha detto Saviano – lo porta a ignorare un elemento fondamentale: le Ong agiscono sempre coordinate dalla Guardia Costiera italiana, quindi sempre nel rispetto delle regole. Dando dei ‘vice scafisti’ a persone che salvano vite in mare, sta dando anche colpa alla Guardia costiera italiana e di questo deve prendersene responsabilità”.
“Il diritto del mare ha una regola eterna: Non si lasciano persone a mare, non si lasciano annegare. E non sarà Salvini a interrompere questo diritto sacro”.
Poi l’affondo: “Invitare il ministro Salvini ad avere maggiore educazione e capacità di comprensione sembra impresa inutile. Disobbedite a questo ministro dell’Interno, quest’uomo vuole fare annegare le persone. Salvini non ha risposte sull’immigrazione, ma solo generica repressione”.
La frase incriminata, che ha portato Salvini ad annunciare querela, è ovviamente “quest’uomo vuole fare annegare le persone”.
Salvini, nel suo tweet, ha precisato che querelerà non da ministro ma “da papà”.
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