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    Lega, dopo le Regionali Salvini rivoluziona il partito: “Ci saranno una segreteria e dei dipartimenti”

    Credits: Ansa / Matteo Corner
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 24 Set. 2020 alle 10:45 Aggiornato il 24 Set. 2020 alle 11:20

    Salvini rivoluziona la Lega: “Ci saranno una segreteria e dei dipartimenti”

    Le elezioni Regionali di qualche giorno fa e il referendum sul taglio dei parlamentari non hanno portato alla spallata che la Lega di Matteo Salvini voleva dare al Governo Conte, ma anzi hanno finito per mettere in discussione la leadership del segretario del Carroccio, bersagliato in questi giorni sia dagli oppositori che da alcuni alleati. Così, in una fase di riflessione per un partito che sognava un 6-0 nelle Regioni e si è invece dovuto “accontentare” di un 3-3, si rendono necessari una serie di cambiamenti. Che lo stesso Salvini ha annunciato ieri, durante la trasmissione Porta a Porta su Rai 1. La Lega, infatti, da adesso avrà una segreteria e dei dipartimenti. “Io più delego – ha detto il segretario – e più son contento. È un momento in cui la società ha bisogno di risposte precise. Abbiamo creato dei dipartimenti. Quindi ci stiamo organizzando alla vecchia maniera. Non credo al partito di plastica, alla piattaforma Rousseau e al partito spot, credo ai consiglieri comunali e regionali”.

    L’intenzione, dunque, è quella di dare una struttura più articolata al partito. Tra i nomi che circolano per il ruolo di capo dei vari dipartimenti, ci sono l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti agli esteri, gli ex ministri Gian Marco Centinaio all’agricoltura, Erika Stefani all’autonomia, Giulia Bongiorno alla Giustizia, l’ ex candidata in Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni alla cultura, il senatore Alberto Bagnai all’economia. Con questa apertura, Salvini spera di calmare i malumori emersi nei giorni scorsi non solo all’interno del suo partito, con il confermato governatore del Veneto Luca Zaia che non ha risparmiato una frecciatina al Capitano, ma anche in tutta la coalizione. Proprio ieri infatti il presidente della Liguria e leader di “Cambiamo!”, Giovanni Toti, ha parzialmente fatto marcia indietro dopo alcune dichiarazioni in cui diceva che Salvini, “a forza di spallate, rimedia una lussazione dopo l’altra”. Il suo, ha spiegato in un secondo momento Toti, voleva essere solo “uno sprone a costruire il centrodestra del futuro”.

    Lo stesso governatore ligure ha poi fatto una proposta, ovvero quella di “costruire una costituente del nuovo centrodestra, una federazione nuova di forze, che raccolga tutte le energie. Se Salvini vuole essere il leader del centrodestra e ritengo che sia l’unico che in base ai numeri i cittadini hanno investito di questo compito, dovrebbe togliersi la maglietta della Lega, come fece ai tempi Berlusconi, e mettere un coordinatore del Carroccio”. Ma il segretario predica calma: “Ogni cosa a suo tempo – ha risposto – e in questo momento l’emergenza sono scuola e lavoro. Io mi occupo di dare risposte. Poi le maglie uno le mette e le toglie a seconda delle stagioni”.

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