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    Salvini a TPI: “Regionali? A far cadere il governo ci penso io”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 12 Set. 2020 alle 22:25 Aggiornato il 13 Set. 2020 alle 09:25

     

    “A far cadere il governo ci penso io”. Lo ha affermato il leader della Lega Matteo  Salvini ai microfoni di TPI a margine del comizio elettorale di centrodestra a Bari organizzato in vista delle Elezioni Regionali del 20 e 21 settembre 2020.

    Rispondendo alla domanda sulle contestazioni di questi ultimi giorni a Firenze, Salvini ha detto: “Quando uno lancia bottiglie e pomodori non è un contestatore, è un cretino. Se uno non la pensa come me a Milano, a Bari o Lampedusa è libero di esprimere le sue idee. Quando uno invece delle idee lancia oggetti, bottiglie, pomodori. O quando uno strappa camice o rosari dal collo delle persone non è un contestatore… È un cretino! E io con i cretini non perdo tempo”.

    Poi sulle regionali l’ex ministro dell’Interno ha affermato: “Se dovessimo vincere in Puglia sarà una bella notizia per i pugliesi. Io spero che il governo vada a casa il prima possibile, a prescindere dal voto delle Regioni e del referendum. Perché dalla Bellanova alla Azzolina, da Bonafede alla Lamorgese stanno litigando e fallendo tutti. Il voto è importante per le Regioni, per gli ospedali pugliesi, o gli acquedotti pugliesi. Ma a far cadere il governo nazionale ci penso io!”.

    “La posizione della Lega sul referendum – ha concluso Salvini –  è per il sì, ho votato sì 4 volte e voterò sì la quinta volta, non faccio il Renzi qualunque che prima vota no e poi per salvar la poltrona vota sì. Detto questo, se c’è qualcuno che dirà no, non sarò io a espellerlo, la posizione della Lega è ufficiale, non è mai cambiata. Il referendum è il trionfo della democrazia e libertà di pensiero, non siamo mica in Venezuela“.

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