SALVINI NEWS – “Il governo non cadrà” perché “durerà fino al 2023”. E con Di Maio ho lavorato bene e sono convinto che da lunedì torneremo a lavorare come abbiamo sempre fatto. Sono parole e musica di Matteo Salvini. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il vicepremier e ministro dell’Interno alla vigilia delle Elezioni Europee, dopo un’aspra campagna elettorale con frecciate agli alleati del M5S, sulle tensioni nel governo decide di minimizzare.
Salvini news | Il leader della Lega: il governo non cade
«No, no, nooo… il governo non cade. Va avanti. Va avanti per quattro anni e lo farà perché ha lavorato bene», sono le parole del leader della Lega. E ancora: «Il governo dura fino
al marzo 2023. Il voto di domenica è quello per cambiare l’Europa, e con il governo c’entra niente».
Poi, rispondendo a una domanda sul rapporto con l’altro vicepresidente del Consiglio, Salvini dice di non considerarlo guastato: «Macché… Io con Di Maio ho lavorato bene. E sono convinto che da lunedì torneremo a lavorare come abbiamo sempre fatto. E come i provvedimenti approvati, me lo lasci dire, dimostrano».
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Il ministro dell’Interno non commenta però la frase di Di Maio ‘Su dieci provvedimenti varati, nove sono targati 5 Stelle’. E preferisce elencare le proposte care alla Lega approvate da governo e Parlamento. «Ho scelto di non rispondere. Se non con i fatti: quota 100, di chi era? Chi chiedeva il superamento della Fornero? A oggi abbiamo cambiato la vita a più di 200mila persone. E si stabilizzerà il rapporto che vede un posto di lavoro ogni due persone che andranno in pensione. E poi, la legittima difesa è legge. Lei ricorda chi l’ha voluta? La Pace fiscale: lo scriva, dopo aver migliorato la situazione di tante persone, l’obiettivo è estenderla alle società. E con la flat tax sarà un nuovo miracolo italiano. Si tornerà al boom da anni Cinquanta, altro che questa Europa grigia e triste di precari. E le telecamere negli asili…».
Sul decreto sicurezza e sulla possibilità di un’approvazione nel Consiglio dei ministri in programma oggi: «Io spero proprio di sì. È quello che mi aspetto, dato che ho fatto le correzioni richieste. Ho fatto notte per arrivare a un testo che venisse incontro a quanto mi veniva segnalato. Non mi lamento: è il mio lavoro. Ma se il Consiglio non ci fosse, vorrei quanto meno sapere il perché».
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