Salvini ministro dell’Interno | Cosa vuole fare il leader della Lega | Programma
Dopo la fumata bianca di gioverdì 31 maggio, venerdì 1 giugno alle ore 16 il governo guidato da Giuseppe Conte giurerà al Quirinale. La lista dei ministri è stata comunicata (qui tutti i nomi).
La casella di ministro dell’Interno, come ampiamente preannunciato, sarà occupata dal leader della Lega Matteo Salvini, che sarà anche vicepresidente del Consiglio.
Per Salvini il Viminale rappresenta un ministero simbolo delle battaglie che, da leader politico, porta avanti ormai da anni. Lo stesso vale per il suo partito, la Lega, che anche prima di Salvini aveva sempre messo al centro delle sue priorità politiche temi come il contrasto all’immigrazione illegale e la sicurezza.
C’è chi, in queste ore, esprime seria preoccupazione per una linea, quella salviniana, che andrà in direzione di una svolta securitaria, nonché del pugno duro nei confronti dei migranti.
Dall’altro lato della barricata, sono in molti a pensare che il Salvini-pensiero sia necessario per dare una svolta a problemi, quelli della sicurezza e dell’immigrazione, fino ad oggi mal gestiti dai precedenti governi.
Andando a prendere la versione definitiva del contratto di governo tra Lega e M5s è possibile vedere quali saranno le priorità di Salvini da ministro dell’Interno, cosa ha intenzione di fare il leader della Lega una volta insediatosi al Viminale.
Andiamo allora a vedere nel dettaglio.
Immigrazione
Per quanto riguarda l’immigrazione, il contratto di governo parla innanzitutto della creazione di centri di detenzione per gli immigrati irregolari che possano contenerli tutti. La stima degli immigrati irregolari fatta da Lega e M5s è di circa 500mila persone.
I centri verranno creati in tutte le regioni, e avranno la funzione di accelerare (oltre che di aumentare) le espulsioni.
Nel contratto di governo c’è anche scritto che le domande per il diritto di asilo dovranno essere effettuate e valutate nei paesi di origine e di transito (non, quindi, in Italia) in strutture che garantiscano la piena tutela dei diritti umani.
Viene poi sollecitata la stipula di accordi bilaterali con i paesi di transito e di origine dei richiedenti asilo, anche qui per velocizzare le procedure di rimpatrio.
Salvini vuole intervenire anche sui ricongiungimenti familiari e i sussidi sociali dei migranti, per evitare casi fittizi e l’utilizzo di fondi non proporzionati alle disponibilità economiche dell’Italia.
C’è poi la volontà di intervenire sul regolamento di Dublino, stabilendo il principio di equa ripartizione dei richiedenti asilo tra i vari paesi dell’Unione Europea, con parametri oggettivi e quantificabili.
Salvini intende poi stabilire delle specifiche fattispecie di reati che, se commessi da richiedenti asilo, comportino l’immediato allontanamento dal territorio nazionale.
Rapporti con le altre confessioni religiose
Salvini vuole istituire un registro dei ministri di culto e la tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione delle moschee. Il leader della Lega intende inoltre predisporre strumenti adeguati per la chiusura di tutte le associazioni islamiche radicali e di moschee e luoghi di culto irregolari.
Sicurezza
Nel contratto di governo è previsto un aumento dei fondi e delle dotazioni per le forze dell’ordine, oltre che l’assunzione di nuovo personale. Ci sono poi misure per il contrasto al gioco d’azzardo, come il divieto di assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni per società che operano nel settore e l’introduzione di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile.
Salvini vuole poi velocizzare le procedure di sgombero delle abitazioni occupate abusivamente. Nel contratto c’è scritto che “le sole condizioni di difficoltà economiche non possono mai giustificare l’occupazione abusiva”. Inoltre, “gli occupanti abusivi stranieri irregolari vanno rimpatriati”.
Infine, Salvini vuole chiudere, nel breve periodo, tutti i campi Rom irregolari, per arrivare poi nel medio periodo alla chiusura anche di quelli regolari.