Tra Letta e Salvini ci si avvicina allo scontro finale? Si va verso l’inesorabile resa dei conti con possibile crisi di governo in arrivo? “Ma quale resa dei conti”, spiega una fonte di primo piano da Palazzo Chigi. “PD e Lega stanno diligentemente approvando tutti i provvedimenti del governo e continueranno a farlo”. Altro che crisi di governo. Insomma, i “gufi” (dentro ma cominciano ad essercene anche fuori dall’Italia soprattutto tra i Paesi del Nord Europa) sono serviti. Non c’è la benché minima preoccupazione per le sparate quotidiane di Salvini e di Enrico Letta.
Due partiti in cerca d’autore. Del primo si dice che “sta giocando una partita tutta interna al centrodestra per rintuzzare l’ascesa di Giorgia Meloni” mentre il secondo, neo segretario del PD, starebbe semplicemente cercando di dare un’identità al partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Insomma, can che abbaia non morde.
Da palazzo Chigi ribadiscono a TPI che il governo non rischia assolutamente nulla e va avanti per la sua strada anche se tutto sommato qualche preoccupazione deve pur esserci visto che, come siamo in grado di rivelare, dietro all’incontro dei giorni scorsi del Capo dello Stato Sergio Mattarella con i Presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati c’è proprio lo “zampino” di Palazzo Chigi che avrebbe riservatamente chiesto una mano al Capo dello Stato per tenere sotto controllo la situazione. Ovvero per accertarsi che non ci siano ritardi nell’approvazione del Pnrr e delle relative riforme (di cui otto da fare entro giugno) che serviranno per incassare i soldi dall’Europa: su questo si gioca la credibilità dell’intero paese oltre che di governo e Quirinale (che ha voluto Draghi a palazzo Chigi).
Non per niente al Colle stanno continuando a monitorare costantemente la situazione onde evitare che, tra una “sparata” e l’altra, per piccoli interessi di bottega a qualcuno dei politici nostrani non scappi la frizione e mandi a gambe all’aria il paese. Ma si stanno muovendo anche altri “pacificatori”: Giorgetti si è già messo all’opera per cercare di calmare le acque con l’impegno di organizzare un incontro de visu o almeno telefonico tra i due (Salvini e Draghi).
Da sottolineare anche che al Quirinale non hanno preso per niente bene tutto questo vociare sul futuro del Colle (evidente il riferimento alle dichiarazioni del leader leghista): “Con Mattarella nel pieno dei suoi poteri sarebbe bene non parlare di future candidature o ricandidature”, il refrain. Insomma, la politica aspettasse almeno l’avvio del semestre bianco prima di avventurarsi in congetture.
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