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    Salvini insiste sulle riaperture dopo Pasqua: tensioni in maggioranza

    Dopo il botta e risposta con Draghi di pochi giorni fa, il segretario leghista insiste: "Giusto riaprire". Letta: "Vedo la Lega in difficoltà"

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 28 Mar. 2021 alle 10:55

    Il leader della Lega Matteo Salvini torna sul tema delle riaperture, nonostante l’annuncio del premier Draghi di un decreto che prorogherà le misure in vigore per un altro mese, fino a maggio. “Se dopo Pasqua, fra dieci giorni, la situazione sanitaria in tante città italiane sarà tornata tranquilla e sotto controllo, secondo voi sarà giusto riaprire bar, ristoranti, scuole, palestre, teatri, centri sportivi e tutte le attività che possano essere riavviate in sicurezza? Secondo me, sì”, ha scritto ieri Salvini in un post su Facebook.

    Il segretario del Carroccio esorta a “correre con vaccini e terapie domiciliari, e appena possibile riaprire in sicurezza: il “sostegno” più utile e importante, è tornare al lavoro”. Critico verso questa presa di posizione il segretario Pd Enrico Letta: “Vedo la Lega in difficoltà: gli atteggiamenti di Salvini sono quelli di chi non sa come prendere questa situazione. E Draghi gli sta rispondendo con una precisione che rafforza la nostra idea di sostegno al governo”.

    Le nuove dichiarazioni di Salvini arrivano dopo il botta e risposta con Draghi di pochi giorni fa. Il segretario leghista aveva definito “impensabile tenere chiusa ancora l’Italia” e il premier in conferenza stampa aveva replicato: “Se pensabile o no lo dicono i dati”.

    Lo stesso giorno, parlando ai giornalisti, Draghi ha precisato che l’adozione delle restrizioni potrà sempre essere rivista, in base alla situazione epidemiologica.  “Ora faremo questo decreto, ma non escludo cambiamenti in corsa, perché la situazione va monitorata giorno per giorno”. Secondo quanto scrive Marco Cremonesi sul Corriere, Salvini sembra sicuro del fatto che il presidente del Consiglio non sia entusiasta, nei prossimi giorni, di sancire una chiusura di oltre un mese. Inoltre, “diversi dei partecipanti alla cabina di regia hanno avuto la sensazione che il presidente del Consiglio intenda prendere fino all’ultimo il tempo utile prima di mettere nero su bianco il decreto di aprile”. Per questo, il nuovo decreto potrebbe attendere ancora qualche giorno prima dell’adozione ufficiale.

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