Salvini indagato per voli di Stato usati “per fini privati”
Aveva fatto molto discutere, nel maggio scorso, l’inchiesta del quotidiano La Repubblica sull’utilizzo da parte dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di alcuni voli di Stato per fini privati, ad esempio per raggiungere i luoghi di alcuni suoi comizi elettorali: adesso, il segretario della Lega risulta indagato dalla Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo ipotizzando l’abuso di ufficio.
Sono in tutto 35 i voli di Stato posti sotto la lente di ingrandimento dei magistrati, che hanno trasmesso gli atti – come da prassi – al tribunale dei ministri. A maggio, a muoversi per prima era stata la Corte dei Conti, che aveva deciso di indagare per capire se l’utilizzo dei voli di Stato da parte di Salvini avesse costituito un danno per le casse pubbliche.
Alla fine, i magistrati contabili (che come tali svolgono il ruolo di pubblico ministero solo per reati connessi al patrimonio) non avevano ravvisato alcun danno erariale, archiviando la loro indagine. Allo stesso tempo, però, la Corte dei Conti aveva definito “illegittima la scelta di consentire l’uso dei menzionati velivoli per la finalità di trasporto aereo del ministro e del personale al seguito” e per questo motivo aveva trasmesso gli atti alla procura di Roma, chiamata a verificare la sussistenza di altri reati. Come, appunto, l’abuso di ufficio.
La procura poteva a quel punto fare due cose: chiedere l’archiviazione dell’accusa perché non si ravvisano ipotesi di reato, oppure chiedere ulteriori approfondimenti. Che, per legge, vanno svolti dal tribunale dei ministri, chiamato quindi a fare le proprie indagini – acquisendo documenti e testimonianze – per capire se Salvini, nell’utilizzo dei voli di Stato, abbia commesso reati come abuso d’ufficio o peculato e se quindi ci siano o meno gli estremi per procedere.
Non si è fatta attendere la risposta di Salvini alla notizia: “Io indagato? Tutti i miei voli di Stato – ha dichiarato – erano per motivi di Stato, da ministro del’Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri”.
L’inchiesta sui voli di Stato di Salvini
L’inchiesta, come già anticipato, è partita a maggio 2019. La Repubblica ha ricostruito, attraverso il sito Flightradar24, i viaggi condotti da Salvini a bordo di aerei dello Stato italiano, principalmente della polizia.
Ogni volta che Salvini è salito su uno di questi aerei o elicotteri, aveva sì impegni istituzionali, ma accanto ad essi – secondo l’accusa – spesso infilava comizi elettorali per il suo partito. Come quello che il 4 gennaio, ad esempio, ha svolto a Pescara per lanciare la campagna elettorale per le regionali d’Abruzzo (poi vinte), subito dopo aver partecipato a un vertice sulla sicurezza proprio nella città.